trovata con un proiettile in testa

Rovigo, donna uccisa in casa: è stato il figlio di 8 anni per errore

Secondo gli investigatori il bambino ha utilizzato la pistola del padrone di casa, ma non è ancora chiaro come se la sia procurata

La donna uccisa in casa ad Ariano Polesine (Rovigo), trovata con un proiettile in testa, è stata colpita accidentalmente dal figlio di otto anni. Secondo gli investigatori, il bambino ha utilizzato la pistola del padrone di casa, custodita in un capannone adiacente all'abitazione. Il piccolo è poi entrato in casa maneggiando l'arma ed è partito un colpo che ha ferito mortalmente la madre, Rkia Hannaoui.

La ricostruzione: cosa è successo -

 Secondo gli investigatori, i bambini avrebbero trovato per caso le armi che il vicino di casa teneva custodite all'interno di un capanno adiacente all'edificio. Scoperta la pistola, sarebbero poi entrati in casa. In cucina sarebbe poi avvenuta la tragedia. Disperati, i due piccoli avrebbero poi chiamato in soccorso il vicino, che era nel suo appartamento, e che a sua volta ha chiesto l'intervento delle forze dell'ordine e del 118. Gli inquirenti dovranno accertare in che modo la pistola sia finita nel campo adiacente all'abitazione. Con ogni probabilità potrebbe essersi trattato di un tentativo da parte dell'uomo di coprire i due bambini, raccontando agli investigatori una versione di comodo della tragedia. Attualmente i due piccoli sono stati affidati al padre, a casa di uno zio.

Colpo mortale esploso non a distanza ravvicinata -

 L'autopsia sul corpo della donna, svolta lunedì, ha escluso che il colpo di pistola sia stato esploso a distanza ravvicinata. In una nota, la Procuratrice della repubblica di Rovigo, Manuela Fasolato, ha riferito che l'esame autoptico ha riscontrato un foro d'ingresso nella tempia sinistra, riconducibile a un proiettile calibro 22. Il proiettile è stato poi trovato nella parte destra del cranio. La magistratura ha disposto ulteriori accertamenti di carattere balistico sul calibro e la compatibilità del proiettile con le armi recuperate. Inoltre, ha aperto un fascicolo di indagine contro ignoti per omicidio, dopo che una prima Tac aveva evidenziato la presenza sul capo della donna di un foro compatibile con un colpo di arma da fuoco.

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