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Borseggiatrici rom, il clan che le sfrutta: "Colpite i turisti giapponesi a Milano e Venezia"

L'inchiesta di "Zona Bianca" sull'attività criminale che gestisce zone, ricavi settimanali e contenziosi

Le vittime preferite delle borseggiatrici rom? I turisti giapponesi. A "Zona Bianca" prosegue l'inchiesta sui clan che manovrano le attività criminali nelle principali città italiane. La tratta Milano-Venezia in particolare sembra essersi trasformata in un'asse preferenziale per furti in strada e sui mezzi pubblici da parte di bande organizzate. "Sono dietro a un buon giapponese, a quello di prima ho preso 300euro", racconta una borseggiatrice a un'amica subito dopo un colpo. Dalle zone dove agire ai guadagni settimanali alle controversie con la polizia: i clan che sfruttano il racket gestiscono minuziosamente ogni aspetto dell'attività che cresce nei periodi di maggiore afflusso turistico.

Come si comporta il clan se una borseggiatrice viene fermata? Come riporta il servizio di "Zona Bianca" anche in questo caso scatta un piano preciso con la banda che si adopera per portare alla donna arrestata la figlia col fine di evitare il carcere e alleggerire la posizione. Il business dei furti ai danni di turisti stranieri frutta al clan che gestisce le borseggiatrici rom  migliaia di euro a settimana spesi tra automobili, orologi e gioielli di lusso.

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