La Russa: "Via Rasella pagina tutt'altro che nobile per i partigiani | Uccisero una banda musicale di semi-pensionati, non nazisti" | L'Anpi: "Parole indegne"
Il presidente del Senato replica alle critiche rivolte a Giorgia Meloni per le parole sull'eccidio delle Fosse Ardeatine, riferito a "morti italiani". Elly Schlein: "Parole inaccettabili per il suo ruolo"
Per Ignazio La Russa, "Via Rasella è stata una pagina tutt'altro che nobile della resistenza, quelli uccisi furono una banda musicale di semi-pensionati e non nazisti delle SS, sapendo benissimo il rischio di rappresaglia su cittadini romani, antifascisti e non". Il presidente del Senato ha così risposto alle critiche al premier Meloni circa l'eccidio delle Fosse Ardeatine riferito a "morti italiani". "Un attacco pretestuoso - ha precisato -. Tutti sanno che i nazisti hanno assassinato detenuti, anche politici, ebrei, antifascisti e persone rastrellate a caso, certo non gente che collaborava con loro". Nell'attentato di via Rasella morirono 33 militari del "Polizeiregiment Bozen". Elly Schlein: "Parole inaccettabili per il presidente del Senato". L'Anpi: "Indegno".
"Non l'ho definita azione ingloriosa, ma tra le meno gloriose"Replicando alle polemiche innescate dalle sue parole, La Russa ha confermato "parola per parola la condanna durissima dell'eccidio delle Fosse Ardeatine, che solo pochi giorni fa ho definito una delle pagine più brutali della nostra storia. Confermo, altresì, che a innescare l'odiosa rappresaglia nazista fu l'uccisione di una banda di altoatesini nazisti e sottolineo che tale azione non è stata da me definita ingloriosa bensì tra le meno gloriose della Resistenza".
"I partigiani rossi volevano il comunismo, non la libertà" "Non sarà il primo 25 aprile che celebro, sono andato da ministro della Difesa a rendere omaggio al monumento dei partigiani, ho portato un mazzo di fiori a tutti i partigiani, anche a quelli rossi che come è noto non volevano un'Italia libera e democratica ma volevano un'Italia comunista", ha affermato ancora La Russa ospite di Terraverso, il podcast di Libero Quotidiano. "Chi muore per un'idea e per una scelta ideale, non può mai essere oggetto di avversione".
"Cercare l'errore nelle parole è impotenza politica" "Non posso sbagliare una parola, gli altri guardano a quello che dico io dall'alto. Io credo che a doversi interrogare devono essere gli elettori di sinistra", ha proseguito il presidente del Senato. "Ma davvero la sinistra, come elemento principale di contestazione a un governo che ha avuto una larga maggioranza, va ogni volta a cercare cavilli su una frase che dice un ministro o un sottosegretario? È impotenza politica, è un modo per sfuggire all'incapacità di avere altri argomenti più seri e svolgere un ruolo politico, che è quello dell'opposizione. È legittimo avere posizioni diverse su temi civili, sulla famiglia, naturale o non naturale, ma quando invece vai a contestare parole per parole sperando sempre di dire 'ha sbagliato perché non ha detto le parole che avrei detto io'. Loro vogliono che noi del governo dicessimo ciò che loro vorrebbero dire, non accettano che usiamo altre parole".
L'Anpi: "Le parole di La Russa su via Rasella sono indegne" "Le parole di La Russa sono semplicemente indegne per l'alta carica che ricopre e rappresentano un ennesimo, gravissimo strappo tesa ad assolvere il fascismo e delegittimare la Resistenza". E' il commento del presidente nazionale dell'Anpi, Gianfranco Pagliarulo. "Il terzo battaglione del Polizeiregiment colpito a via Rasella mentre sfilava armato fino ai denti - ha ricordato Pagliarulo - stava completando l'addestramento per andare poi a combattere gli Alleati e i partigiani, come effettivamente avvenne. Gli altri due battaglioni del Polizeiregiment erano da tempo impegnati in Istria e in Veneto contro i partigiani".
"Fu la più importante azione di guerra in una capitale europea" "L'attacco di via Rasella, pubblicamente elogiato dai comandi angloamericani - secondo il presidente dell'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia - fu la più importante azione di guerra realizzata in una capitale europea. Dopo la presidente del Consiglio, anche il presidente del Senato fa finta di ignorare che non furono i soli nazisti a organizzare il massacro delle Fosse Ardeatine, perché ebbero il fondamentale supporto di autorità fasciste italiane".
Schlein: "Parole inaccettabili per il suo ruolo" "Parole indecenti, inaccettabili per il ruolo che ricopre". Lo ha detto la segretaria del Pd, Elly Schlein.
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