La notizia era ormai nell'aria, ma nelle scorse ore è arrivata la conferma: l'edizione 2023 dell'evento Electronic Entertainment Expo (E3), la fiera più importante dei videogiochi, è stata ufficialmente cancellata dagli organizzatori. A dare l'annuncio ci ha pensato il gruppo Entertainment Software Association (ESA), che ha sottolineato come lo "scarso interesse" da parte di sviluppatori e publisher abbia spinto l'ente americano a cancellare l'evento.
Una mossa, questa, che potrebbe segnare l'addio definitivo a un pezzo di storia del settore videoludico, incapace di riprendersi e rinnovarsi sufficientemente dopo lo stop forzato del 2019 dovuto alla pandemia da Covid-19.
L'annuncio della cancellazione, riportato inizialmente da IGN, è stato confermato internamente da ESA e ReedPop (azienda specializzata nell'organizzazione di fiere internazionali, come il Comic-Con) attraverso una e-mail inviata a tutte le persone coinvolte nell'organizzazione, che sottolinea come "sebbene l'E3 rimanga un evento e un marchio molto amato, semplicemente non ha raccolto sufficiente interesse".
In seguito alla pubblicazione del report di IGN, ESA ha confermato direttamente la cancellazione dell'evento: "È stata una decisione difficile, visto l'impegno profuso da noi e dai nostri partner per la realizzazione di questo evento, ma abbiamo dovuto fare ciò che è giusto per il settore e per l'E3", afferma Kyle Marsden-Kish, vicepresidente della divisione gaming di ReedPop. "Comprendiamo che le aziende interessate non avessero delle demo giocabili e che i problemi legati alle risorse rendessero la loro presenza all'E3 molto difficile. A tutti coloro che si sono impegnati a partecipare, ReedPop porge le sue scuse".
Previsto originariamente dal 13 al 16 giugno in una formula ibrida che prevedeva sia eventi digitali, sia appuntamenti in presenza, l'E3 2023 avrebbe dovuto segnare il "ritorno alla normalità" per quella che è stata indiscutibilmente la fiera di settore più importante al mondo. Sfortunatamente, però, l'evento proposto da ESA e ReedPop ha fallito nel tentativo di attirare i maggiori protagonisti della scena videoludica: assenti da anni dai padiglioni del Convention Center di Los Angeles, PlayStation e Nintendo non hanno confermato la propria partecipazione all'evento californiano, mentre Microsoft ha preferito organizzare un duplice appuntamento digitale dedicato a Starfield e alle novità di Xbox Games Studios.
Persino Ubisoft, uno dei pochi publisher internazionali ad aver confermato la sua adesione, ha annunciato un clamoroso dietrofront solo pochi giorni fa, ed è probabile che la scelta della casa franco-canadese abbia spinto definitivamente ESA e ReedPop a cancellare un evento che non avrebbe potuto garantire lo stesso appeal di un tempo. Al suo posto, come succede ormai da qualche anno, ci saranno numerosi appuntamenti digitali (la stessa Ubisoft ha in programma uno showcase Forward Live nel mese di giugno) e un'edizione fisica del Summer Game Fest, che promette di offrire qualche novità interessante agli appassionati di videogame.