Codice appalti, la Lega contro Busia: "Frasi gravi contro i sindaci, non può più guidare l'Anac" | Lui chiarisce: "Per me sono eroi"
Il presidente dell'Anticorruzione aveva commentato la riforma, dicendo che il nuovo testo consente di affidare i lavori "a mio cugino o a chi mi ha votato". Poi, dopo la dura presa di posizione del Carroccio, ha chiarito la sua posizione: "Non polemizzo con i sindaci"
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Dopo l'approvazione della riforma del Codice appalti, la Lega si scaglia contro il presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione. Giuseppe Busia, commentando la riforma approvata dal Consiglio dei ministri, aveva spiegato che ora il rischio è che si possano affidare appalti "a mio cugino o anche chi mi ha votato", ma il Carroccio - tra i promotori del nuovo testo - non ci sta. Per Stefano Locatelli, responsabile Enti Locali della Lega, le dichiarazioni di Busia sono "gravi, inqualificabili e disinformate". E se il presidente dell'Anac "parla così di migliaia di sindaci e pensa che siano tutti corrotti, non può stare più in quel ruolo".
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