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Dagli Stati Uniti l’asfalto "mangia smog"  

Soluzioni di pavimentazione fotocatalitica per produrre strade antismog

Sito ufficiale

La rete stradale degli Stati Uniti raggiunge complessivamente la lunghezza di sette milioni di chilometri, l’equivalente di quindici viaggi di andata e ritorno sulla Luna. Per la manutenzione del manto stradale occorrono circa 150 milioni di tonnellate di asfalto ogni anno che comportano investimenti miliardari. Parallelamente emerge il problema delle emissioni di CO2 che hanno un impatto ambientale drammatico.  

Per l'industria dei trasporti, il prolungamento della vita utile delle strade, la riduzione delle emissioni veicolari e la mitigazione degli effetti delle isole di calore urbane sono componenti fondamentali della gestione ambientale. Su questo fronte lavora Pavement Tecnology Inc, azienda americana impegnata da anni nella manutenzione delle strade utilizzando materiali sostenibili che allo stesso tempo garantiscono anche una durata più lunga del manto dilatando quindi i tempi per le nuove riasfaltature.

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L’azienda ha introdotto la tecnologia fotocatalitica per produrre strade antismog con il vantaggio di contenere i costi di produzione dei materiali e del successivo processo di asfaltatura. L’utilizzo di un componente attivo come il biossido di titanio consente alle pavimentazioni di contenere la produzione di calore e conseguentemente di ridurre anche la produzione di CO2 che, grazie alle temperature più basse, viene catturata dall’asfalto.

Queste soluzioni, verificate sul campo e in laboratorio, utilizzano quindi un processo fotocatalitico per trasformare le pavimentazioni in asfalto e cemento in agenti di cambiamento che purificano l'aria e riducono il calore, preservando le nostre strade e migliorando la qualità della vita nelle città.

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