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Madonna di Trevignano, la "finta" gravidanza della veggente: il prete la difese e accusò lo spirito santo

A "Mattino Cinque News" una fedele rivela quanto accaduto nel 2017: "Il sacerdote ci aveva sgridate, dovevamo credere e basta"

Dopo le testimonianze dei giorni scorsi, arrivano nuove conferme sulla presunta gravidanza di Gisella Cardia, la veggente che dice di parlare con la Madonna di Trevignano.  "Mattino Cinque News" sta seguendo da diversi giorni il caso e ha raccolto testimonianze su alcune dichiarazioni fatte dalla donna ai suoi seguaci. In particolare, nelle ultime settimane, si è parlato anche del fatto che Gisella fosse incinta - a suo dire - per opera dello Spirito Santo. Il programma mattutino di Canale 5 ha raccolto una nuova testimonianza a riguardo: "Gisella disse che stava aspettando un bambino, che era venuto dal cielo: non era del marito Giani con il quale non aveva rapporti - ha raccontato un'ex seguace - il bambino si sarebbe dovuto chiamare Emanuele e sarebbe dovuto nascere l'8 dicembre".

Dichiarazioni che combaciano con le ultime testimonianze e a cui si si aggiungono altre rivelazioni: "Continuava ad andare a fare ecografie e i medici non capivano perché l'utero continuasse a crescere nonostante non si vedesse nulla - ha raccontato -, non era materia viva, ma spirituale. Tutte lo sapevamo e siamo andati anche dal suo padre spirituale, don Luigi, per chiedergli conferma. Il sacerdote ci aveva sgridate, dovevamo credere e basta".

Tuttavia, a dicembre non nacque nessun bambino: "Arrivati i giorni in cui avrebbe dovuto partorire, andammo da don Luigi per chiedere perché non fosse ancora nato il bambino - ha aggiunto la donna - e lui ci rispose che si era trattato di uno scherzo dello Spirito Santo, perché anche lo Spirito Santo fa scherzi".

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