Ivano Fossati è dottore in Letterature Moderne e Spettacolo. L'università di Genova, città in cui è nato lI cantautore, polistrumentista e produttore, gli ha conferito la laurea honoris causa. Una decisione, ha spiegato l'ateneo, che "intende riconoscere la qualità di un artista che rappresenta una componente significativa della vita culturale di Genova degli ultimi 50 anni e sottolineare la coerenza dell'attività di Ivano Fossati con alcune linee di ricerca e didattica del dipartimento, sempre più attento a valorizzare le interazioni tra parola poetica, musica e spettacolo, dipartimento in cui lo stesso ha svolto apprezzate attività di insegnamento".
"Una laurea così deve essere per forza inaspettata e la sorpresa sta nel fatto che altre persone pensano che nel tuo lavoro di tanti anni ci sia qualcosa di buono. Improvvisamente scopri che agli altri è piaciuto in maniera tale da doverti premiare e allora la sorpresa si raddoppia", ha commentato Ivano Fossati. "Congratulazioni a Ivano Fossati, che oggi riceve la laurea honoris causa in Letterature Moderne e Spettacolo dall'Università di Genova. E' il giusto riconoscimento per un artista colto, con un'espressività musicale raffinata e popolare allo stesso tempo. La cosa più difficile da realizzare nel campo artistico", ha dichiarato il sottosegretario alla Cultura Gianmarco Mazzi, con delega alla Musica e allo Spettacolo dal Vivo.
La lectio magistralis -
Fossati ha svolto la propria lectio magistralis dal titolo "Ispirazione, pensiero e sintesi nella musica discografica". Tantissime le persone che hanno affollato l'aula di San Salvatore dove si è svolta la cerimonia. Ha raccontato la nascita dell'industria musicale e il rapporto con i primi autori che ha portato a una sorta di "patto con il diavolo", che prevedeva sacrificio e asservimento dell'ispirazione in cambio di notorieta' e possibilmente ricchezza. Un sodalizio che ha visto la nascita della musica moderna, dal blues al rock, fino ai giorni nostri. "Ma se questa meraviglia è il risultato del patto tra gli artisti e l'industria ho il sospetto che in questo patto la parte del diavolo astuto l'abbiano fatta gli autori e gli artisti, proprio tutti, i grandi e i dimenticati, il diavolo eravamo noi".
Il ritiro dalle scene -
"Penso che quella scelta di 10 anni fa sia stata giusta, non sento desiderio di tornare indietro perché ci sono cose che si sbagliano ma ogni tanto qualcosa si azzecca e per me quella è stata la cosa giusta", ha detto Fossati, parlando della scelta di ritirarsi dalle scene nel 2012 a margine della cerimonia di conferimento della laurea honoris causa. "Il mondo della musica è in mano ai giovani oggi e deve essere così. Noi, se possiamo, dobbiamo aiutarli per quanto è nelle nostre possibilità. Anche perché non bisogna mai pensare che i ragazzi abbiano cosi' tanto bisogno di noi. Li aiutiamo un po' ma poi loro sanno benissimo dove andare", ha concluso.