Guardare solo al rating di un’azienda per valutare se ha la possibilità di ricevere o meno un finanziamento è da considerare ormai un modello di analisi superato. A dirlo è l’EBA, l’Autorità bancaria europea, che chiede alle banche di rinnovarsi e di cambiare il loro modus operandi, adottando una visione più ampia.
Non concentrarsi solo sul bilancio storico di un’impresa ma analizzare soprattutto le prospettive di crescita che può raggiungere grazie a erogazioni strategiche. Tuttavia, si tratta di un piano d’azione che gran parte del sistema bancario tradizionale fatica a mettere in pratica, a eccezione di Banca Progetto, pioniera di questa visione innovativa.
Il modus operandi di Banca Progetto -
Banca Progetto incarna perfettamente le caratteristiche del sistema bancario anglosassone: analizza i bilanci storici ma guarda con molta più attenzione ai dati prospettici di ogni cliente. Banca Progetto eroga finanziamenti facendo affidamento su quella che è la prospettiva di crescita dell’azienda stessa. In un contesto economico come quello odierno, dove le situazioni cambiano repentinamente, guardare troppo ai bilanci storici ha poco senso. Analizzando, invece, la situazione con una visione più ampia, si possono cogliere significative opportunità di crescita per le aziende. Questo è quello che distingue Banca Progetto da tutti gli altri Istituti. Per l’AD Paolo Fiorentino la sua è “un’azienda che fa banca” dove dinamicità, coinvolgimento, assistenza continua e trasparenza sono i punti chiave del loro successo. E a condividere e promuovere il modus operandi di Banca Progetto è Italfinance. La loro collaborazione strategica ha permesso a molte aziende di espandere il proprio business che, senza quei finanziamenti, non sarebbero mai riuscite a realizzare.
Più briefing con gli imprenditori -
Nella partnership tra Banca Progetto e Italfinance la parola chiave è fiducia. «La stima reciproca e la serietà con cui entrambi affrontiamo il nostro perimetro è un asset straordinario» sottolinea Paolo Fiorentino. Per Banca Progetto l’incontro diretto con i mediatori creditizi e gli imprenditori è un valore importantissimo che rafforza sia i rapporti che le prospettive di crescita e di sviluppo, con l’obiettivo di supportare sempre di più i bisogni delle piccole e medie imprese.
Anche Emilio Panzeri, Presidente di Italfinance, punto di riferimento nel mondo della consulenza finanziaria e di
mediazione creditizia e partner strategico di Banca Progetto, sottolinea l’importanza di sviluppo per le PMI. «Prima la
pandemia, poi la crisi energetica e infine la guerra, la piccola media impresa dovrà adeguarsi a fare investimenti mirati,
affidandosi a un’amministrazione finanziaria preparata per valutare il business plan dei prossimi anni. Ogni PMI deve
capire che è finito il tempo di dire ce la faccio da sola e deve valutare dove vuole andare facendosi aiutare sempre più
da esperti nel settore».
La storia - Nel 2015 un fondo di investimento americano rileva la Popolare Lecchese per lanciare Banca Progetto, una start up finalizzata a proporre nuovi finanziamenti per sostenere le piccole e medie imprese (PMI). Un piano ambizioso, che vede dal 2019 Paolo Fiorentino, in qualità di Amministratore Delegato, e Giuseppe Pignatelli, quale Responsabile Divisione Imprese. Insieme sono riusciti a portare una banca ‘ferma’, che aveva chiuso il 2018 con circa 20 milioni di euro di finanziamenti corporate, a erogare nel 2022 circa 2,7 miliardi di euro con 52 milioni di utile. Tutto ciò è stato possibile anche grazie alla partnership strategica con Italfinance, punto di riferimento nel mondo della consulenza finanziaria e della mediazione creditizia, che propone a Banca Progetto sempre più aziende che vogliono sviluppare il loro business con finanziamenti strategici.