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M.A.R.T.A: il progetto per contrastare l’inquinamento del mare

Definire e validare un metodo innovativo per lo studio delle correnti marine e per la presenza di microplastiche negli ecosistemi acquatici

CNR

Dal 2005 la plastica negli oceani è aumentata come non mai negli ultimi 40 anni: sono oltre 170.000 miliardi i frammenti che galleggiano in superficie, per un peso complessivo di 2,3 milioni di tonnellate, e la velocità con cui vengono immessi in acqua è destinata quasi a triplicare entro il 2040. Il progetto M.A.R.T.A. (MultipiattAforma smaRt drifTer – UAV – SAPR per indagini mArine) si propone di definire e validare un metodo innovativo per lo studio delle correnti marine e della presenza di microplastiche in mare.

L’idea nasce dall’Istituto di scienze marine del Consiglio Nazionale delle Ricerche, che grazie alla sua esperienza, ha promosso la sinergia tra Centri di Ricerca, Università, piccole-medie industrie e fondazioni che, condividendo infrastrutture e risorse, hanno lavorato insieme per il miglioramento della qualità della ricerca.

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M.A.R.T.A. si basa su un nuovo sistema di monitoraggio: lo Smart Drifter Cluster (SDC), un cluster di nuovi eco-drifter (eco-boe passive) intercomunicanti in modo adattivo e intelligente, ed un sistema di previsione e monitoraggio della dinamica del cluster di drifter. Il ruolo dell’unità ICCOM sarà la realizzazione di un sensore di microplastiche da montare sugli Smart Drifter. L’SDC affiancato da un drone marino autonomo (DMA) intercetterà il segnale radio trasmesso dal cluster e lo invierà su una rete GPS o satellitare.

Il drone avrà a bordo gli stessi sensori dei drifter così che l’insieme costituirà̀ una piattaforma multi-strumentale e multi-funzionale. Robustezza, dimensioni compatte e bassi costi sono i vincoli non negoziabili per la realizzazione di questo innovativo progetto, le cui prospettive di utilizzo sia scientifico che commerciale sono di notevolissima portata.

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