aveva 20 giorni

Roma, neonato morto dissanguato per una circoncisione: la mamma confessa

La donna avrebbe ammesso di aver fatto circoncidere il bimbo in casa, a Colonna, nei Castelli Romani, da personale non qualificato

Il neonato di venti giorni morto a Roma venerdì mattina sarebbe deceduto per una circoncisione fai da te. La madre, di origine nigeriana, avrebbe confessato di aver fatto circoncidere il bimbo in casa, a Colonna, nei Castelli Romani, da personale non qualificato.Lo scrive il Messaggero. Poi vedendo che qualcosa era andato storto, aveva chiamato il numero unico di emergenza. Scesa in strada con il bambino, aveva chiesto aiuto a una pattuglia dei carabinieri, che aveva poi scortato l'ambulanza fino al pronto soccorso. Ma a nulla era valsa la corsa verso il Policlinico di Tor Vergata. 

I sospetti degli inquirenti - Secondo quanto accertato subito dagli inquirenti il bimbo presentava ferite compatibili con una circoncisione rituale effettuata in casa. La madre è stata ascoltata per ore dai carabinieri di Colonna, centro alle porte della Capitale, per cercare di ricostruire quanto avvenuto. Sulla vicenda la Procura di Velletri ha aperto un fascicolo di indagine per omicidio colposo e disposto l'autopsia anche se le lesioni individuate dai medici sul corpo del neonato non lasciavano dubbi.  E a conferma dei sospetti sarebbe arrivata la confessione. La tragedia si è consumata all'interno dell'appartamento dove la donna vive da sola, il marito è all'estero. Gli inquirenti non escludono che la circoncisione sia stata effettuata dalla stessa donna che, visibilmente sconvolta dopo avere appurato il tragico destino del piccolo, non è stata in grado di fornire elementi di chiarezza. Chi indaga vuole accertare se oltre la donna ci siano anche altre persone coinvolte.

La dinamica - La donna, 33enne, era scesa in strada per chiedere aiuto ai carabinieri che stavano svolgendo una attività di controllo in strada. Il piccolo sanguinava e la situazione agli uomini dell'Arma della Compagnia di Frascati è apparsa subito gravissima. La corsa in ospedale a bordo di una ambulanza del 118, allertato dalla donna alcuni istanti prima, è infatti risultata vana. Il bimbo è morto a causa di una violenta emorragia. I medici del pronto soccorso del policlinico di Tor Vergata non hanno potuto fare altre costatarne il decesso. 

I precedenti - Il dramma di Colonna ricorda quanto avvenuto il 23 dicembre del 2018 a Monterotondo, sempre in provincia di Roma. Un bimbo di due anni, anche lui di origini nigeriane, morì a causa di una emorragia. In quel caso a praticare l'operazione in casa sarebbe stato un sedicente medico, anche lui immigrato. Il fenomeno delle circoncisioni clandestine riguarda migliaia di bambini ogni anno e alcune stime parlano di circa 2-3 mila ogni anno in Italia. Spesso si tratta di pratiche effettuate senza avere conoscenza medica e soprattutto in precarie condizioni igieniche