DOPO IL RINNOVO DELLA SQUADRA

Berlusconi: "L'immobilismo fa male, la linea di Forza Italia la decido sempre io"

In merito al cambio dei capogruppo, il leader FI spiega: "Non abbiamo rottamato nessuno, ma reso più efficiente la struttura. Tajani resta vicepresidente e coordinatore"

"In politica l'immobilismo fa male". Lo afferma Silvio Berlusconi, sottolineando come "la linea politica di Forza Italia è sempre quella indicata da me". In merito al cambio dei capogruppo, il leader FI spiega: "Non abbiamo rottamato nessuno, abbiamo reso più efficiente la struttura, sostituendo alcuni coordinatori che, per diverse ragioni, avendo assunto altri incarichi o non essendo stati rieletti, non erano più in condizione di svolgere il loro compito con l'impegno di prima".

La squadra rinnovata -

 Berlusconi, in un'intervista a Il Corriere della Sera, sottolinea: "Eventuali prese di posizione di singoli rappresentano solo opinioni e sensibilità individuali. Lo spostamento di Alessandro Cattaneo non è una punizione, è una razionalizzazione, mentre abbiamo voluto recuperare l'esperienza e la saggezza di Paolo Barelli".

Tajani rimarrà vicepresidente e coordinatore -

 "Tajani - aggiunge - rimarrà senza dubbio vicepresidente e coordinatore La sua capacità operativa, la sua autorevolezza internazionale, la sua coerenza e il suo equilibrio ne fanno un punto di riferimento essenziale, nei suoi ruoli di governo come in Forza Italia. E in più, dopo trent’anni di lavoro insieme, ci vogliamo davvero molto bene".

Il rapporto con Meloni -

 Una linea meno in polemica con Giorgia Meloni e suggerita dalla figlia Marina e da Marta Fascina? "Con mia moglie e mia figlia c'è un rapporto fatto di amore, stima e totale fiducia: quindi, come è naturale, capita spesso di parlare di politica e i loro consigli sono preziosi. Ma la linea politica e le scelte operative di FI sono esclusivamente una mia responsabilità. Quanto al rapporto con il premier Meloni, "esso è improntato alla massima lealtà, alla stima personale, a una amicizia sincera".

La guerra in Ucraina -

 Sull'Ucraina, Berlusconi ribadisce che la linea non si discosta in alcun modo da quella del governo italiano. "Questo naturalmente non mi impedisce - osserva - di sperare che questa tragica guerra si concluda al più presto e che si torni alla ragionevolezza della diplomazia".

La maternità surrogata -

 Sui diritti civili, "FI ha sempre garantito libertà di coscienza sui temi eticamente sensibili", ma la linea è che "la maternità surrogata è una pratica inaccettabile ovunque sia praticata. Mi auguro che questa materia sia sottratta a ogni strumentalizzazione di parte".

La tragedia di Cutro -

 In merito al naufragio di Cutro, Berlusconi dichiara: "Si tratta di una vicenda davvero tragica, ma non mi sento di attribuire responsabilità a nessuno. In una situazione così drammatica intervenire era oggettivamente molto difficile. Soccorrere una barca nel mare in tempesta è cosa ben diversa da una discussione da salotto su quello che si sarebbe potuto fare".

Ridurre le partenze -

 "Detto questo, aggiungo che dobbiamo fare tutto il possibile perché tragedie simili non si ripetano più: chi è in mare va soccorso sempre, con tutti i mezzi possibili, ma al tempo stesso dobbiamo creare la condizioni per ridurre o eliminare le partenze, come aveva fatto il mio governo nel 2010, quando sbarcarono in Italia solo 4.400 migranti in un anno".

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