A "Pomeriggio Cinque"

Jerry Calà parla dopo l'infarto: "Forte dolore e sudori freddi, per fortuna la clinica era molto vicina"

L'attore a "Pomeriggio Cinque": "Mi hanno salvato la vita"

"Per fortuna mi hanno salvato la vita". Jerry Calà è intervenuto a "Pomeriggio Cinque" per rassicurare i suoi fan, dopo la notizia che lo aveva colpito mentre si trovava a Napoli nella notte tra il 17 e il 18 marzo. L'attore, in una telefonata con l'amica Barbara d'Urso, ha spiegato di essere già rientrato nella sua casa di Verona dove potrà recuperare serenamente dopo l'applicazione di uno stent coronarico. 

"Avevo appena finito di mangiare - ha spiegato l'attore -, subito dopo mentre ero davanti alla tv ho iniziato a sentire un dolore forte, che non avevo mai sentito, poi sudori freddi. Ho pensato di dover fare subito qualcosa, ho chiamato il produttore del film che stavo girando e lui subito ha fatto arrivare un'ambulanza in hotel. A loro ho detto: penso di aver mangiato troppo, loro mi hanno spiegato che avevo un infarto in corso. Fortunatamente la clinica era molto vicina, non sono passato neanche dal pronto soccorso e in poco tempo ero già in sala operatoria: ai medici e infermieri che mi hanno assistito ho concesso anche qualche 'Libidine', perché erano miei fan e sapevo che mi stavano salvando la vita".

Il malore - Jerry Calà, 71 anni, era stato trasportato d'urgenza in ospedale dopo un malore nella notte tra il 17 e il 18 marzo. Il giorno seguente l'entourage dell'attore aveva dato già delle rassicurazioni sulla sua salute, comunicando che le sue condizioni "erano buone", a tal punto che aveva già parlato di lavoro manifestando la voglia di tornare presto sul set. 

Il nuovo film - Calà era a Napoli alle prese con le ultime scene del suo nuovo film: "Hanno rapito Jerry Calà: il riscatto è un problema", di cui non è solo l'attore protagonista ma anche il regista. La pellicola è ambientata tra il Capoluogo campano, Monte di Procida, Ischia e San Giovanni del Sannio in Molise e nel cast sono presenti anche Sergio Assisi, Antonio Fiorillo e l'italo-cinese Shi Yang Shi.