VERTICE A BRUXELLES

Migranti, Meloni ai leader Ue: "Servono azioni rapide, rafforzare l'attività Sar" | "Disgelo" e bilaterale con Macron

Il premier a Bruxelles: "Se la Tunisia crolla del tutto si rischia una catastrofe umanitaria, con 900mila rifugiati. Sbarchi triplicati, si rischia un'estate fuori controllo"

Sui migranti "servono azioni rapide e concrete" per evitare una situazione in cui le organizzazioni criminali controllano i traffici umani sulle rotte del Mediterraneo. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, al Consiglio europeo a Bruxelles, sottolineando la necessità di rafforzare l'attività Sar (Ricerca e soccorso). "Se la Tunisia crolla del tutto si rischia una catastrofe umanità, con 900mila rifugiati", ha aggiunto il premier, evidenziando che finora gli sbarchi sono triplicati rispetto al 2022 e che si rischia "un'estate fuori controllo.  Intanto il presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, ha aperto sull'incremento del numero di ingressi regolari. A fine giornata è arrivato anche il faccia a faccia, in un noto albergo nel centro di Bruxelles, col presidente francese Emmanuel Macron, il primo ufficiale dopo i due colloqui informali di Roma e Sharm el-Sheikh: un "diseglo" necessario per sciogliere tensioni e incomprensioni.

Durante il lungo colloquio (un'ora e quaranta) col capo dell'Eliseo, l'inquilina di Palazzo Chigi ha parlato di gestione dei flussi migratori, sostegno all'Ucraina, politica industriale europea, energia e riforma del Patto di stabilità e crescita. Al Consiglio europeo Meloni è andata all'attacco sugli stessi dossier.. L'Ue, ha sottolineato il premier, "impari dai suoi errori, sulle regole di bilancio serve una governance più attenta alla crescita".

La leader di Fratelli d'Italia ha poi osservato l'importanza dell'offerta di maggiori possibilità di ingressi legali e l'avanzamento del lavoro sui rimpatri. Giorgia Meloni ha poi ringraziato la Commissione Ue per il lavoro svolto su impulso del Consiglio europeo di febbraio e per la lettera a seguito della tragedia di Cutro. Nel corso della discussione sulle migrazioni diversi Stati membri, come Paesi Bassi e Austria, hanno ringraziato a loro volta l'Italia per il "dialogo costruttivo" e per la "cooperazione efficace" nella lotta ai trafficanti di esseri umani.

"Posso dire che sono soddisfatta della bozza di conclusioni, che chiede alla Commissione di procedere spedita", ha affermato ancora Meloni. "Direi che possiamo confermare il fatto che il tema della migrazione è considerato oggi centrale, se vogliamo impensabile fino a qualche mese fa, e che viene seguito passo, passo dal Consiglio. Mi sembra un'ottima notizia", ha sottolineato. Dal canto suo la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, ha spiegato l'importanza di "incrementare il numero d'ingressi regolari di lavoratori da Paesi terzi". "Tengo a menzionare l'esperienza estremamente positiva dell'Italia sui corridoi umanitari", ha poi aggiunto.

Ucraina, "non mi preoccupa Lega, guardo ai fatti" -

 Sulle voci di contrasto con la Lega per le armi in Ucraina, Meloni ha risposto: "No, francamente non mi preoccupano. Al di là delle posizioni espresse per lavorare su una posizione a cui tutti lavoriamo, la fine del conflitto, ho detto come la penso: non c'è misura più efficace di garantire un equilibrio tra le forze in campo". 

"Sul Patto di Stabilità Ue impari da suoi errori" -

 Sul Patto di Stabilità, ha affermato il premier, "ci sono visioni sempre abbastanza differenti ma io penso che l'Ue debba imparare dai suoi errori, dal passato. Oggi a tutti sono chiesti importanti investimenti per la transizione ecologica, digitale, per le catene di approvvigionamento strategiche. Non si può pensare che gli investimenti necessari a rendere competitivo il nostro sistema non siano tenuti in considerazione nella governance. Per noi sarebbe tragico tornare ai parametri precedenti, serve una governance più attenta alla crescita".

"Sì a obiettivi ma Ue non decida tecnologie green" -

 Sul Fit for 55 la posizione che "ribadiremo è che fermo restando gli obiettivi della transizione che condividiamo, noi non riteniamo che l'Ue debba occuparsi di stabilire quali siano le tecnologie per arrivare agli obiettivi. La nostra mi pare una tesi di assoluto buonsenso e quindi confidiamo che possa passare, anche per quel che riguarda i biocarburanti", ha aggiunto.

Verso bilaterale Meloni-Macron -

 Intanto, secondo fonti Ue, il bilaterale tra il presidente del Consiglio e il presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron si dovrebbe tenere al termine della prima giornata dei lavori del Consiglio europeo. In mattinata Meloni aveva parlato di "contatti" con l'Eliseo per un possibile incontro con Macron a Bruxelles.

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