FOTO24 VIDEO24 2

L'Ue lancia il diritto alle riparazioni hi-tech anche oltre il periodo garanzia

Il disegno di legge ha l'obiettivo di contrastare l'obsolescenza programmata e di rendere più economico riparare i propri dispositivi anziché cambiarli. Ecco i dettagli

Ansa

Le riparazioni di smartphone, tablet, pc ed elettrodomestici diventeranno "più facili ed economiche" anche oltre il periodo legale di garanzia per ridurre l'impatto ambientale, sostenere il Green Deal e contrastare l'obsolescenza programmata. È la proposta della Commissione Ue nel nuovo disegno di legge sul diritto alla riparazione, con l'obiettivo di dare ai cittadini europei la possibilità di rivolgersi a servizi di riparazione quando la garanzia legale dei prodotti - solitamente di due anni - è scaduta. Saranno poi introdotti standard comuni di trasparenza su condizioni e prezzi delle riparazioni.

"Sarà più economico riparare"  Secondo Bruxelles, "negli ultimi decenni la sostituzione" di questi dispositivi "è stata spesso privilegiata rispetto alla riparazione ogni volta che i prodotti diventavano difettosi e non sono stati dati incentivi sufficienti ai consumatori per ripararli alla scadenza della garanzia legale". Una pratica che la Commissione Ue vuole contrastare con la sua proposta legislativa. Le nuove norme, viene spiegato, "renderanno più semplice ed economicamente vantaggioso per i consumatori riparare anziché sostituire i beni" e daranno "una spinta al settore delle riparazioni, incentivando nel contempo produttori e venditori a sviluppare modelli di business più sostenibili".

La piattaforma online per le riparazioni  I consumatori potranno dunque fare leva sul loro diritto alla riparazione per prodotti ancora tecnicamente riparabili ai sensi del diritto comunitario, rivolgendosi anche a servizi indipendenti rispetto a quelli offerti dai produttori. È poi prevista una piattaforma di riparazione online per mettere in contatto i consumatori con riparatori e venditori di beni ricondizionati locali, aiutandoli a comparare le offerte, e ad aprire la competizione nel settore. Allo stesso modo, Bruxelles introduce un modulo europeo di informazione sulla riparazione che i cittadini potranno richiedere a qualsiasi riparatore per aumentare la trasparenza su condizioni e a prezzi del servizio, e sarà sviluppato uno standard di qualità europeo per i servizi di riparazione.

Le riparazioni hi-tech valgono oltre 190 miliardi in 15 anni  La riparazione di smartphone, tablet, laptop, tv ed elettrodomestici anche oltre i termini legali di garanzia, contro la loro sostituzione, porterà all'Ue risparmi "per circa 15,6 miliardi di euro" per venditori e produttori e "176,5 miliardi di euro" per i consumatori "nei prossimi 15 anni". È la stima offerta dalla Commissione europea nella sua proposta di legge sul diritto alla riparazione. "Meno prodotti scartati significa meno rifiuti, meno materiali necessari per produrre nuovi beni e meno emissioni di gas serra nel processo di produzione e vendita", biene evidenziato. Inoltre, le nuove norme consentiranno "un risparmio di emissioni di gas serra di
18,5 milioni di tonnellate, un risparmio di risorse di 1,8 milioni di tonnellate e di rifiuti di 3 milioni di tonnellate in 15 anni".

L'Ue: "I Paesi potranno tagliare l'Iva per riparazioni hi-tech"  Il commissario europeo alla Giustizia, Didier Reynders, ha spiegato che per spingere la riparazione è anche "sempre possibile per gli Stati membri prevedere incentivi", ad esempio con "un'Iva ridotta". A livello comunitario, ha sottolineato, Bruxelles intende "abbassare i costi di riparazione con diversi strumenti: il primo sono le nuove regole sull'ecodesign proposte lo scorso anno" e poi le nuove norme che prevedono anche una spinta alla "concorrenza" nel settore. 

Espandi