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Schwa e asterischi, la scrittrice di libri per ragazzi: "Dare il nome a qualcosa significa decretare la sua esistenza"

Lorenza Bernardi a "Mattino Cinque News" difende la scelta del titolo del suo testo: "I giovani sono molto più attenti e sensibili a questi argomenti"

L'Accademia della Crusca si è espressa e ha bandito schwa e asterischi, fornendo alcune raccomandazioni per un uso della lingua italiana rispettoso della parità di genere. A parlarne a " Mattino Cinque News" è Lorenza Bernardi, scrittrice di libri per ragazzi: "L'importanza del linguaggio fin dall'antichità è quello di decretare l'esistenza di una persona o di una cosa. Dare il nome a qualcosa significa dargli la dignità di un esistenza".

L'autrice ha poi chiarito la motivazione per cui ha scelto di utilizzare l'asterisco e intitolare il suo libro "Ragazz*": "Si tratta di una commedia che parla sia di ragazzi che di ragazze per questo ho scelto un termine onnicomprensivo optando per il segno grafico dell'asterisco".

"C'è da dire - ha spiegato Bernardi - che i giovani sono molto più attenti e sensibili a questi argomenti rispetto a quello che potrebbe essere appunto una normativa". "Sono assolutamente d'accordo su quanto risposto dall' Accademia della Crusca, allo stesso tempo però ci tengo a sottolineare che quello che succede quotidianamente è ben diverso dalle aule di tribunale. Ricordiamoci che oggi nelle scuole c'è la possibilità della carriera alias", ha concluso Lorenza Bernardi a "Mattino Cinque News". 

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