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Michele Misseri, sconto di pena di 41 giorni per l'omicidio di Sarah Scazzi

L'uomo, detenuto a Lecce, sarà libero nella primavera del 2024. La decisione è avvenuta in virtù del decreto "svuota carceri" e si basa sulle precarie condizioni di vivibilità nella struttura penitenziaria

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Michele Misseri, il 68enne contadino di Avetrana condannato in via definitiva a 8 anni di reclusione per la soppressione del cadavere della nipote Sarah Scazziha ottenuto uno sconto della pena di 41 giorni in virtù del decreto "svuota carceri". La notizia è riportata dalla Gazzetta del Mezzogiorno. Misseri è detenuto nel carcere di Lecce.

Le condanne - Per l'omicidio di Sarah Scazzi, la 15enne di Avetrana uccisa e gettata in un pozzo il 26 agosto del 2010, stanno scontando l'ergastolo sua figlia Sabrina Misseri e sua moglie Cosima Serrano (cugina e zia di Sarah). Il ricorso in base al decreto svuota carceri, presentato dal suo legale è stato accolto il 22 febbraio scorso dal magistrato di sorveglianza di Lecce.

Le motivazioni dello sconto - Due le motivazioni alla base del provvedimento: Michele Misseri, spiega la Gazzetta, vive in una cella in cui a disposizione di ciascun detenuto non ci sono neppure 3 metri quadrati e nella stessa non ci sono né la doccia né acqua calda. La decisione si
basa dunque sulle precarie condizioni di vivibilità nella struttura penitenziaria del capoluogo salentino, nel periodo che va dal 9 marzo 2017 fino alla fine del 2022. L'uomo concluderà di scontare la sua pena nella primavera del 2024. 

Processo Scazzi, Michele Misseri in aula

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Personaggi e immagini dell'udienza del processo Scazzi al tribunale di Taranto. Ecco Michele Misseri, zio di Sarah, in aula come imputato tra giudici, avvocati e tanti giornalisti. Misseri è accusato di concorso in soppressione di cadavere.

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