AMERICA COL FIATO SOSPESO

Si stringe il cerchio su Trump, media: "Potrebbe essere incriminato mercoledì" | Dalla procura ancora nessuna notifica

L'ex presidente avrebbe detto ai suoi consiglieri di essere pronto a un arresto anche davanti a telecamere e fotografi, ironizzando sulla possibilità di sorridere agli obiettivi

© Ansa

Donald Trump potrebbe essere presto incriminato dalla procura di Manhattan per il pagamento alla pornostar Stormy Daniel, ma potrebbe presentarsi alla procura di New York la settimana prossima. Lo riporta il Daily Mail, mentre Fox sostiene che ci sia anche la possibilità che il procuratore Alvin Bragg decida di non procedere. Uno o più testimoni saranno sentiti dal grand jury, poi inizieranno le deliberazioni. Se ci sarà un'incriminazione, i legali di Trump saranno immediatamente avvertiti e inizieranno le trattative sui termini per la comparizione in tribunale di Trump.

Le grandi città americane si blindano -

 Al momento tuttavia non è arrivata alcuna notifica da parte della procura di Manhattan. New York intanto si blinda, con polizia, transenne e telecamere davanti al tribunale di Manhattan e alla Trump Tower. Ma lo fanno anche altre grandi città americane, dalla capitale a Los Angeles, per il timore di proteste accresciuto dall'impennata di minacce online. Il tycoon aveva preannunciato che sarebbe finito in manette il 21 marzo sollecitando i suoi fan a manifestare e "riprendersi il Paese", sulla falsariga di quanto fece nel comizio del 6 gennaio 2021 in cui li istigò a marciare su Capitol Hill per bloccare la certificazione della vittoria di Joe Biden. Ma i tempi dell'arresto, che sarebbe il primo di un ex presidente Usa, appaiono incerti. 

Trump pronto a sorridere alle telecamere -

 Tra le ipotesi c'è anche quella di un arresto a favore di telecamere e macchine fotografiche. Un'ipotesi che, secondo quanto trapela, non dispiace a Donald Trump. Il tycoon parlando con i suoi collaboratori a Mar-a-Lago avrebbe anche ironizzato sulla possibilità di sorridere ai media. L'ex presidente si ritiene pronto alla 'perp walk', ovvero alla pratica usata comunemente dalle forze dell'ordine di esporre un sospettato arrestato alle telecamere per foto e video, anche se - scrive il New York Times - neppure i suoi collaboratori capiscono se il suo atteggiamento sia spavalderia o rassegnazione per quello che lo aspetta.

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