L' Antitrust ha avviato un' istruttoria nei confronti di TikTok per la sfida "cicatrice francese", quella in cui i ragazzini si danno dei forti pizzicotti in volto fino a lasciarsi un segno. Mancano, secondo l'Autorità, adeguati sistemi per vigilare sui contenuti pubblicati da terzi e non vengono applicate le Linee Guida delle società proprietarie della piattaforma, che contemplano la rimozione di contenuti pericolosi che istigano a suicidio, autolesionismo e alimentazione scorretta.
Il procedimento coinvolge anche la società inglese e quella italiana. L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, con l'ausilio del Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza, ha svolto un'ispezione nella sede italiana di TikTok.
Perché TikTok è finita nel mirino -
L'Antitrust ha contestato alla società la mancata predisposizione di adeguati sistemi di monitoraggio per vigilare sui contenuti pubblicati dai terzi, secondo i parametri di diligenza richiesti, e soprattutto in presenza di fruitori del servizio particolarmente vulnerabili quali i minori. L'Autorità ha contestato lo sfruttamento di tecniche di Intelligenza Artificiale "suscettibili di provocare un indebito condizionamento dell'utenza". Il riferimento è, in particolare, all'algoritmo sotteso al funzionamento della piattaforma che, adoperando i dati degli utenti, personalizza la visualizzazione della pubblicità e ripropone contenuti simili a quelli già visualizzati e con cui si è interagito attraverso la funzione "like".
La piattaforma TikTok gode di ampia popolarità, in costante crescita, soprattutto presso i minori. La sua fruizione è semplice e immediata, sia per caricare e pubblicare video sia per visionarne i contenuti, che sono proposti tramite una profilazione delle abitudini di navigazione degli utenti, dei "mi piace", delle pagine seguite, sulla base di un processo di elaborazione algoritmica.