"Jerry Calà per fortuna sta bene e ha lasciato la terapia intensiva". È questo il bollettino aggiornato che il Professor Briguori, il medico della clinica di Napoli che con la sua equipe si è preso cura dell'attore dopo il malore accusato nella notte tra venerdì e sabato, fornisce a "Pomeriggio Cinque".
Verso le due di notte abbiamo avuto una telefonata dal 118 per un'emergenza, un infarto acuto del cuore - ricostruisce il professore durante il collegamento con la trasmissione in onda lunedì 20 marzo - Lui si trovava in un albergo vicino alla clinica e siamo riusciti a intervenire rapidamente. Nel giro di mezz'ora abbiamo riaperto l'arteria chiusa e ristabilito il flusso del sangue in modo da prevenire danni irreversibili al cuore".
"Le prime ore bisogna trascorrerle in una terapia intensiva dedicata perché le complicanze dell'infarto acuto possono intervenire in qualsiasi momento, anche dopo la riapertura dell'arteria", ha proseguito il professor Briguori, aggiungendo che al momento Jerry Calà è stato spostato in una stanza di terapia sub-intensiva ed è in netto miglioramento.
Infine, il dottore ha evidenziato l'importanza di saper riconoscere in maniera tempestiva i sintomi del malore, che in questo caso ha permesso un intervento tempestivo.
Il malore - Jerry Calà, 71 anni, era stato portato d'urgenza in ospedale dopo aver accusato un malore nella notte tra venerdì e sabato. Nelle ore successive, l'entourage aveva fatto sapere che le condizioni dell'attore "erano buone", a tal punto che aveva già parlato di lavoro manifestando la voglia di tornare presto sul set.
Il nuovo film - Si trovava infatti a Napoli per le riprese del film "Hanno rapito Jerry Calà: il riscatto è un problema", di cui non è solo l'attore protagonista ma anche il regista. La pellicola è ambientata tra il Capoluogo campano, Monte di Procida, Ischia e San Giovanni del Sannio in Molise e nel cast sono presenti anche Sergio Assisi, Antonio Fiorillo e l'italo-cinese Shi Yang Shi.