Lanciata una nuova campagna

New York, la Grande Mela cambia logo: arriva "We love NYC" | "Per superare le divisioni"

Il consorzio "Partnership for New York City" ha deciso di "dare un tocco più moderno" allo storico slogan creato nel 1976 dal leggendario designer Milton Glaser: "Vogliamo ricordare alle persone che possono fare la differenza"

© Sito ufficiale

New York si rinnova, almeno simbolicamente. D'altronde se viene soprannominata "la città che non dorme mai" un motivo ci sarà. La frenesia e lo spirito innovatore che attraversano interrottamente i precisi quadranti formati dalle streets e dalle avenues di una delle città più famose al mondo, hanno portato un consorzio di società e dirigenti aziendali a cambiare lo storico logo della Grande Mela. Alzi la mano chi non ha nell'armadio una maglietta o nel cassetto una spilla col famoso slogan "I love NY": quel celebre marchio nato negli Anni '70 ora diventa "plurale" e i gadget che riporteremo in Italia avranno la scritta "We love NYC". 

Tempi moderni, vecchi legami - Quello storico logo, con il cuore al posto della parola love, subisce dunque una piccola modifica. Il motivo è stato spiegato da una coalizione di funzionari eletti e "partner della comunità" che ha lanciato la nuova campagna con il marchio "We love (sempre con un cuoricino al posto della parola) NYC" e che non può fare a meno di notare come i tempi siano cambiati ma, nello stesso tempo, come vi siano parallelismi con l'era travagliata che diede, appunto, origine a "I love NY".

"Le persone possono fare la differenza" - "Speriamo di riuscire a superare le divisioni e la negatività che hanno accompagnato la pandemia di Covid", ha spiegato Kathryn Wylde, presidente e Ceo della Partnership for New York City, quel consorzio di società e dirigenti aziendali che sta guidando la nuova campagna. "Vogliamo ricordare alle persone che possono fare la differenza, sia nel proprio isolato sia nella città nel suo insieme. Vogliamo ricordare loro che non dobbiamo mantenere queste divisioni che sono cresciute tra affari e lavoro, ricchi e poveri", ha aggiunto.

La crisi degli anni '70 - Cambiare ma non troppo: il nuovo logo appare come una leggera modifica rispetto a quello storico. Probabilmente anche come segno di "rispetto" verso un'intuizione a cui la città deve molto. Negli anni '70, infatti, la "Grande Mela" era afflitta dalla criminalità e il turismo era in forte crisi. A rilanciare letteralmente il fascino della city contribuì proprio quel disegno con una I, un cuore e le iniziali NY. Nel 1976 il Department of Commerce di New York decise di lanciare una campagna per promuovere il turismo e l'agenzia pubblicitaria che se ne doveva occupare, la Welles Rich Greene, scelse Milton Glaser per l'ideazione del logo.

L'idea in taxi - Glaser era già un designer affermato, essendosi occupato della copertina del disco "Greatest Hits" di Bob Dylan e della fondazione della rivista americana "New York Magazine". L'idea dell'immortale slogan newyorchese arrivò, giusto per rimandare al simbolismo della città, su un taxi: prese un pennarello e fece lo schizzo di quello che sarebbe diventato un marchio famoso e riprodotto ovunque, la cui bozza è oggi esposta al MoMa, il Museo d'Arte contemporanea.

Il significato del logo - "E' un po' complicato. "I" è una parola, il cuore è il simbolo di un'emozione. NY sono le iniziali di un posto. Quindi ci sono tre trasformazioni. Devi usare un po' il cervello per tradurlo, anche se una volta che lo fai, è ovvio, e non c'è nessuno che non riesca a capirlo. Ma l'attività del cervello è in parte responsabile per la sua resistenza nel tempo. Sapevo che quello che stavamo comunicando era qualcosa che teneva insieme le persone, che stabiliva per loro un modo di comunicare, che in molti contesti non è così facile trovare", raccontò Glaser. 

Dall'11 settembre a oggi - Dopo gli attacchi dell'11 settembre poi, Glaser ridisegnò una versione di quel logo, aggiungendo sul cuore una bruciatura e la scritta "More than ever" ("Più che mai"). Insomma, quello schizzo, quel disegno, quel logo, appartengono alla storia recente della città. Che oggi subisce una lieve modifica. Kathryn Wylde ha citato i sondaggi che il suo gruppo ha condotto durante la pandemia, spiegando come "i risultati mostrano che le persone a New York vogliono essere parte della riparazione di ciò che per loro non funziona in città". "We love NYC contribuirà a catturare l'energia e preservare lo spirito della città, incoraggiando i newyorkesi di ogni estrazione a riunirsi, essere coinvolti e apportare un cambiamento positivo nella loro comunità", ha detto la governatrice di New York Kathy Hochul. 

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