IL DIBATTITO

Maternità surrogata, Mollicone (FdI): reato più grave della pedofilia

Rincara la dose Pillon della Lega: "L'utero in affitto è un delitto". Appendino (M5s): "Mollicone parla a vanvera, sue dichiarazioni gravissime"

Il tema della maternità surrogata incendia il dibattito politico dopo la manifestazione di sabato a Milano da parte delle famiglie arcobaleno (presente anche il Pd con la segretaria Schlein) e la replica del ministro Roccella che definisce questo tipo di aiuto al concepimento come un "mercato dei bambini". Il presidente della commissione Cultura della Camera ed esponente di FdI, Federico Mollicone, parlando della maternità surrogata ha detto: "E' un reato grave, più grave della pedofilia". "Siamo di fronte a persone che vogliono scegliere un figlio come la tinta di casa", aggiunge.

Federico Mollicone, deputato di Fratelli d’Italia, era già stato al centro di polemiche per aver fortemente protestato contro l’introduzione di una coppia omogenitoriale nel cartone animato “Peppa Pig”. Mollicone, che è capogruppo della Commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera e membro della Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi, aveva chiesto alla Rai di non trasmettere l’episodio in cui compare la coppia, formata da due orse polari.

Pillon: "Distruggono la famiglia, prossimo passo è il poliamore per legge" -

 Mollicone commentava e sosteneva quanto detto dall'ex senatore leghista Simone Pillon in una intervista a La Stampa: "Si vuole demolire la famiglia, passo dopo passo". "Quando tutto si trasforma in famiglia, allora niente più è famiglia. Questo è ciò che si nasconde dietro slogan come 'Love is love'", aggiunge. "Se si dice che due donne o due uomini fanno una famiglia, allora perché non tre o quattro? In Olanda l'amore poliamoroso sta per diventare legge. Anche qui in Umbria la legge regionale riconosce come famiglia anche una persona sola. La Costituzione all'articolo 29 parla di società naturale fondata sul matrimonio. Quando Benigni va a inneggiare giustamente alla Costituzione, dovrebbe ricordare anche l'articolo 29".

Pillon: "L'utero in affitto è un delitto" -

 Secondo Pillon "si procede per gradi, come ha dimostrato il Pd con una strategia evidente. Prima le unioni civili, poi il ddl Zan, che è stato il primo vero gradino con cui avrebbero voluto togliere il diritto di parola a chi non la pensa come loro. Non è passata e allora adesso usano i media per dare la morte civile a chiunque non si allinei, trattandolo come un medioevale. Il secondo passo sarebbe il matrimonio egualitario, dal quale poi si arriverebbe al tema dei figli, dando il via libera alla genitorialità arcobaleno. Mi stupisce che un partito nato con l'obiettivo di proteggere i diritti del proletariato, ora voglia difendere i diritti di chi i figli li vuole comprare con l'utero in affitto. La legge prevede con chiarezza che l'utero in affitto sia un delitto. È reato anche solo farne pubblicità".

Una risposta che segue quanto detto da Rampelli (FdI), secondo cui le coppie che chiedono la trascrizione all'anagrafe di bimbi nati da maternità surrogata "spacciano quei bambini per propri figli". Rispetto all'ipotesi di renderlo delitto internazionale, quindi punibile in Italia anche se commesso all'estero, Pillon afferma: "Sono assolutamente d'accordo. Non si capisce perché non venga perseguito anche in Italia, come si fa con la pedofilia". Sull'adozione ai single "sono molto contrario. Ogni anno ci sono 9 o 10mila coppie che fanno domanda di adozione e le adozioni che vanno a buon fine sono intorno alle 2mila".

Chiara Appendino (M5s): da Mollicone parole gravissime" -

 Le parole dell'esponente di Fratelli d'Italia Federico Mollicone sono gravissime e meritano il massimo sdegno da parte di tutti. Continua la campagna della destra di negazione dei diritti dei bambini parlando di quello che non è un argomento sul tavolo perché non si sta in alcun modo parlando di introdurla in Italia. È chiaro il loro obiettivo di spostare il focus del dibattito sulla maternità surrogata per non ammettere che stanno discriminando bambini in carne e ossa negandogli dei diritti che in altri Stati sono ampiamente riconosciuti. Ma soprattutto è l'ennesima riprova, dopo le parole di Rampelli, della totale mancanza di sensibilità della maggioranza su questi temi e della loro totale inadeguatezza ad approcciarsi a problematiche così importanti perché investono i diritti delle persone più fragili, soprattutto i minori. Sarebbe il caso che anche a destra, in un sussulto di dignità, si prendessero le distanze dalle parole a vanvera di Mollicone". Lo ha detto la deputata M5S Chiara Appendino e la coordinatrice del Comitato Politiche di Genere e Diritti Civili del Movimento 5 stelle Alessandra Maiorino.