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20 marzo, il giorno dell’equinozio

Per il secondo anno consecutivo la primavera arriva un giorno prima rispetto alla tradizione

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Alle 22:24 di questa sera potremo dare ufficialmente il benvenuto alla primavera. Nel 2023 l’equinozio cade infatti il 20 marzo. Questo perché al nostro Pianeta non piace far confusione e, almeno sulla carta, il momento in cui la natura si risveglia segue un orologio preciso.

L’equinozio di primavera indica il momento in cui i raggi solari sono perpendicolari all’asse di rotazione sulla Terra. Quindi in questa giornata all’equatore il Sole si trova esattamente allo zenit e le ore di luce e buio si equivalgono. Il termine “equinozio” deriva infatti dal latino aequa-nox, “notte uguale (al giorno)”.

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Il motivo per cui l'equinozio di primavera cade in un giorno diverso ogni anno è dovuto al fatto che la Terra compie un giro completo intorno al Sole in 365 giorni e 6 ore, la durata del cosiddetto anno siderale, che non corrisponde, infatti, a quello del nostro calendario gregoriano. Per questo motivo è stato introdotto l'anno bisestile, di 366 giorni, in modo tale da recuperare 24 ore ogni quattro anni. Nonostante ciò, a causa del ritardo accumulato, ogni anno gli equinozi si verificano in un momento diverso.

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