"Ci sentiamo cacciate". A "Zona Bianca" Lucia e Jessica esprimono il disagio delle famiglie arcobaleno dopo la bocciatura del Senato al regolamento UE sul riconoscimento dei diritti ai figli di coppie gay. "Chiediamo al governo che le nostre parole vengano ascoltate, noi esistiamo", dicono le due donne, sposate da 5 anni con una bambina di tre e una seconda in arrivo. "Lo stop della registrazione all'anagrafe per i figli di coppie omogenitoriali è un problema innanzitutto per i bambini", dicono le donne preoccupate per i diritti che avrà la secondogenita.
Rischio "invasione del diritto europeo" - Il testo della risoluzione, condivisa dalla maggioranza, sostiene che l'obbligo di riconoscimento del certificato Ue di filiazione non rispetti i principi di sussidiarietà e proporzionalità. Se dunque si procedesse all'adozione del testo, tale atto comporterebbe un'invasione del diritto europeo su quello nazionale.
Il nodo maternità surrogata - In particolare sulla maternità surrogata, forma di procreazione assistita a cui ricorrono coppie gay ed eterosessuali, attualmente vietata in Italia, e che si teme venga aggirata con l'ok alla proposta di regolamento.