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Turismo, Santanchè: "Basta stagioni, borghi sempre aperti"

Il ministro punta sulla destagionalizzazione dell'offerta turistica nazionale: "Bisogna puntare su eventi, manifestazioni sportive, sagre e appuntamenti culturali"

Istockphoto

Il ministro per il Turismo, Daniela Santanchè, ritiene "indispensabile la destagionalizzazione" del settore. "Bisogna puntare sugli eventi, sulle manifestazioni sportive, sulle sagre e sugli appuntamenti culturali dei borghi, che sono la nostra ricchezza. Destagionalizzando, si rende l'occupazione nel turismo stabile e qualificata", afferma.

Le terme  In un'intervista a La Verità, la Santanchè sottolinea la necessità di rilanciare in particolare le terme. "Le abbiamo inventate noi e non è possibile che ci abbiano superato altre nazioni, ho in mente un grande rilancio del termalismo che oltretutto richiede una filiera di professionalità specifiche".

Il nodo formazione  Il ministro del Turismo evidenzia poi quello che definisce "un serio problema di formazione". "Non è nelle mie competenze dirette, sto lavorando con tutti i ministri per arrivare alla massima professionalizzazione nel turismo. Con il ministro Anna Maria Bernini operiamo per qualificare la formazione alta, non è possibile che la migliore Università per il turismo stia in Svizzera. Dobbiamo lavorare sugli istituti tecnici e sui professionali".

Pacchetto Italia  Con i ministri Lollobrigida (Sovranità alimentare) e Sangiuliano (Cultura), Daniela Santanchè pensa a un pacchetto Italia. "Abbiamo 80 milioni di italiani all'estero e dobbiamo riannodare i fili con la nostra cultura, le nostre tradizioni, con la patria. Il turismo è prima di tutto scambio, incontro, noi dobbiamo ricostruire l'orgoglio italiano. Tutto il mondo desidera la nostra cucina, le nostre città d'arte, la moda, il design italiani. Dobbiamo costruire una postura degli italiani che quando vanno in giro per il mondo si fanno promotori del nostro Paese".

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