In un contesto internazionale nel quale il tema dell’indipendenza energetica e della transizione ecologica sono ormai entrati prepotentemente nell’agenda di Bruxelles e dei Paesi europei – inizialmente quali parte delle politiche di contrasto al riscaldamento globale, e in seguito per via dello shock energetico provocato dall’invasione russa dell’Ucraina – l’Italia si pone come capofila nella transizione energetica. E lo fa con la “fabbrica del sole”, la 3Sun Gigafactory di Enel Green Power, che nel 2024 diventerà il più grande impianto produttivo di moduli fotovoltaici bifacciali ad alte prestazioni a livello europeo.
Sito a Catania, nel cuore dell’Etna Valley, grazie a massicci investimenti (600 milioni di euro complessivi, di cui 118 milioni da finanziamenti europei, oltre ai fondi del bando per accedere ai fondi del PNRR), la Gigafactory aumenterà di 15 volte la sua capacità di produzione, passando dagli attuali 200 MW a circa 3GW l’anno di pannelli fotovoltaici. I lavori di ampliamento sono iniziati ad aprile 2022: entro settembre 2023 è previsto il completamento del primo step di avanzamento (con 400 MW operativi), mentre la piena capacità operativa verrà raggiunta a partire da luglio 2024. A partire dalla fine del 2025 inizierà invece la produzione dei moduli fotovoltaici in configurazione Tandem, vero punto di svolta tecnologico.
Inizialmente, infatti, i moduli fotovoltaici prodotti saranno basati su una tecnologia definita a “eterogiunzione” di silicio (HJT, HeteroJunction Technology) che presenta migliori prestazioni rispetto alle tecnologie convenzionali, perché in grado di catturare l’energia sia sulla superficie anteriore che su quella posteriore. Successivamente, grazie alla tecnologia “Tandem”, verrà prodotta una nuova generazione di pannelli solari, che saranno più affidabili e di oltre il 30% più efficienti grazie alle due celle sovrapposte che consentono di catturare più luce rispetto alle strutture a cella singola.
Il progetto del nuovo polo energetico catanese, oltre alle ricadute positive dal punto di vista occupazionale (il personale della fabbrica crescerà dagli attuali 200 addetti a circa 900, e la riconversione porterà a raggiungere complessivamente 1.000 posti di lavoro indiretti entro il 2024), la Gigafactory rappresenta una realtà di avanguardia a livello mondiale, sia per quanto riguarda l’innovazione tecnologica – grazie alle celle solari ad alta efficienza, ma anche per l’alto livello di automazione dei processi produttivi – sia per gli aspetti di sostenibilità. Grande attenzione viene infatti posta alla tracciabilità dei materiali, alla riduzione della carbon footprint, all’utilizzo di materiali nocivi e alla gestione degli scarti che (in ottica di circolarità) vengono recuperati nel processo produttivo o destinati a nuovi usi.
Inoltre, la Gigafactory catanese rappresenta uno stimolo per la rinascita e la crescita di una filiera italiana ed europea del fotovoltaico. Con il progetto, ha chiarito l’Amministratore Delegato e Direttore Generale di Enel, Francesco Starace, “dimostriamo nei fatti che è possibile produrre in Italia, e quindi in Europa, pannelli fotovoltaici di ultima generazione e in grado di competere sui mercati internazionali grazie a tecnologia innovativa”, ed è proprio “da iniziative come questa che cresce il futuro dell’energia”. D’accordo anche il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, secondo il quale “il significato politico forte di questo investimento è la sua funzione di affrancamento del nostro Paese dall’estero sul fronte della produzione di impianti per l’energia rinnovabile”, e come in altri settori “l’Italia non vince perché produce molto e a buon mercato, ma perché produce il meglio nel mondo”. E un progetto come quello della Gigafactory “rappresenta l’essenziale motore tecnologico per un Paese che ha deciso di essere l’hub energetico dell’Europa". Con chiare ricadute positive a livello locale: questo progetto, secondo la Direttrice Generale della Direzione Energia della Commissione europea, Ditte Juul Jørgensen, “trasforma la Sicilia in un leader europeo nella produzione di energia solare ad alto valore aggiunto tecnologico e aprendo un corridoio internazionale per l'energia pulita da cui non solo l'Italia, ma tutta l’Unione Europea può beneficiare”.
E come simbolo della rinascita di una filiera italiana ed europea dell’energia solare che possa portare all’indipendenza energetica, Enel ha avviato assieme alla Commissione europea il progetto “Ray of hope” (raggio di speranza), con la donazione di all’Ucraina di 5.700 pannelli solari fotovoltaici da 350 watt ciascuno (per una capacità totale di circa 2 megawatt) prodotti proprio nella Gigafactory di Catania. “Questi pannelli – ha spiegato Starace – produrranno energia pulita, sostenibile e affidabile, aiutando alcuni edifici pubblici essenziali, come scuole e ospedali, a rendersi autosufficienti dal punto di vista energetico. Con questo progetto offriamo un ‘raggio di speranza’ al popolo ucraino, che soffre profondamente a causa della guerra”.
I benefici ambientali, sociali ed economici della transizione energetica lungo il percorso dell'Italia verso l'indipendenza energetica: è il racconto di “Energie in viaggio”, il nuovo programma televisivo di Rete4 condotto da Enrico Bertolino, Massimiliano Rosolino e Lucilla Agosti in onda sabato alle 14:30