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Foggia, trovato morto in casa 80enne accumulatore seriale scomparso a fine novembre

La scoperta del cadavere durante lo sgombero dell'appartamento pieno di rifiuti. Ad allertare le autorità sull'assenza del pensionato e sulle condizioni del suo immobile i vicini di casa

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È stato trovato senza vita l'80enne di Foggia, Raffaele Lioce, la cui scomparsa era stata denunciata da alcuni vicini di casa lo scorso mese di dicembre perché non riuscivano a mettersi in contatto con il pensionato, conosciuto per essere un accumulatore seriale. Per le condizioni igienico-sanitarie dell'appartamento c'era stata una segnalazione al Comune. Stando a quanto si apprende, il cadavere era nella stanza da letto dell'abitazione, diventata nel tempo una discarica, per via dell'enorme quantità di cose accumulate. A fare la scoperta sono stati gli operatori ai quali era stato affidato il compito di sgomberare l'appartamento. Sul posto polizia e carabinieri.

L'ex dipendente delle Poste in pensione era stato visto l'ultima volta a fine novembre. Del suo caso si era occupato anche il programma Tv "Chi l'ha visto", su segnalazione dei vicini, preoccupati per la sua assenza e per la presenza in casa, lasciata con la porta aperta, di topi e rifiuti.


L'80enne viveva da solo al terzo piano della palazzina di via Mazzini 42, nel centro di Foggia, seguito da un amministratore di sostegno. L'uomo è stato trovato senza vita sotto una coltre di indumenti e cianfrusaglie varie che accumulava nel tempo libero, trasformando di fatto il suo appartamento in una discarica.

I vicini di casa erano arrivati a "schermare" il portone dell'abitazione dell'uomo per evitare che da lì uscissero odori nauseabondi, topi e insetti. "Non sappiamo nulla, non sappiamo cosa c'è dentro quella casa e cosa esce fuori, ho sigillato tutto perché cominciavano a uscire gli insetti", aveva detto il suo dirimpettaio a "Chi l'ha visto?", aggiungendo di aver già contattato "forze dell'ordine e vigili del fuoco", che "hanno dato un'occhiata e hanno detto che dentro non c'è nessuno".

"Fateci sapere che fine ha fatto e bonificate l'appartamento. Abbiamo paura di stare in queste condizioni", era stato l'appello dei condomini della palazzina.

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