Raccolta differenziata del vetro: il peggior riciclatore è maschio, giovane e abita nei grandi centri del sud
In occasione della Giornata Mondiale del Riciclo, Coreve (Consorzio per il Recupero del Vetro) presenta i risultati dello studio condotto da AstraRicerche sul tasso della raccolta del vetro in Italia
Il 18 marzo è la Giornata Mondiale del Riciclo, la ricorrenza che dal 2018 celebra l’importanza della corretta differenziazione dei rifiuti per lo sviluppo di un’economia sempre più circolare. Secondo un’indagine commissionata da CoReVe, il Consorzio per il Recupero del Vetro, quattro italiani su dieci sottovalutano i danni prodotti da una raccolta di scarsa qualità.
Un ragazzo tra i 18 e i 24 anni, del Sud, che vive in una città di oltre 250 mila abitanti: è questo l’identikit dell’italiano medio che non compie una corretta raccolta differenziata del vetro a causa della scarsa consapevolezza dei vantaggi economici-ambientali e della poca conoscenza delle regole base di un corretto riciclo. Sono queste le principali evidenze emerse dallo studio commissionato da CoReVe e condotto da AstraRicerche su un campione di circa 1500 persone.
“Con un po’ di attenzione e piccoli gesti quotidiani, possiamo contribuire a ridurre il peso dei rifiuti sull’ambiente e ad aumentare i ricavi dei nostri Comuni” - ha dichiarato Gianni Scotti, Presidente di Coreve – “Oggi il peggiore nemico di una corretta raccolta differenziata non è la scarsa propensione degli italiani a riciclare ma la bassa conoscenza delle regole e una certa confusione nel differenziare i materiali. Sarà perciò prioritario rafforzare l’attività educativa per i consumatori, e i giovani in particolare, rendendoli sempre più consapevoli che riciclare aiuta l’ambiente ma anche l’economia".
In generale, la situazione del tasso di riciclo nel Paese si presenta più che positiva: l’84% degli intervistati afferma infatti di differenziare i rifiuti domestici regolarmente. La situazione del tasso di riciclo è poi particolarmente positiva per quanto riguarda il vetro: l’Italia, avendo raggiunto un tasso di riciclo del 76,6% e superato il target EU fissato al 75% entro il 2030, si presenta come una delle nazioni più virtuose d’Europa. Il dato si riflette nella ricerca, secondo la quale più del 90% del campione ricicla il vetro sempre, ogni volta che bisogna buttare il materiale. E anche se solo un italiano su sei (16%) afferma di non essere in grado di fare un’adeguata raccolta differenziata del vetro, la situazione appare decisamente migliorabile quando si parla di qualità della raccolta: un italiano su due, se ha un dubbio su un prodotto da buttare o non buttare nella raccolta del vetro, sceglie di buttarlo nella raccolta specifica sottovalutando il danno che la presenza di materiali estranei può rappresentare per l’intera raccolta. Così il 43% dichiara di buttare anche i vetri delle finestre nel vetro, quasi il 23% gli oggetti in cristallo, il 20% le lenti degli occhiali e il 14% le lampadine. I dati sugli errori commessi appaiono poi significativi se si considera che per oltre il 60% del campione le regole della differenziazione del vetro sarebbero “molto chiare”.
La disinformazione, dunque, sembra essere uno dei maggiori nemici di una corretta raccolta. Il 48.2% è convinto che gli errori nella raccolta differenziata da parte dei cittadini siano risolti dall’azienda locale eliminando i materiali in eccesso, dimostrando così di non sapere che troppi errori portano alla non utilizzabilità del vetro raccolto. Solo un italiano su due, poi, sa che una migliore raccolta del vetro (per quantità e qualità) fa guadagnare maggiormente il proprio Comune, con un positivo impatto sulle imposte locali sui rifiuti.
I sacchetti creano inoltre ancora confusione nei cittadini: troppo spesso finiscono nei contenitori insieme a bottiglie e vasetti. Più di un italiano su cinque, infatti, mette il vetro in un sacchetto prima di buttarlo nella raccolta differenziata. Inoltre, il 27% è convinto che questo errore sia tollerato mentre il 25% pensa che questa pratica sia addirittura consigliata. Anche sul vetro rotto da differenziare ci sono delle perplessità: il 31% del campione ammette infatti di non essere certo della sua destinazione finale. Il dato più allarmante è però rappresentato dal 48.6%, circa la metà degli italiani, inconsapevole del fatto che il vetro è riciclabile infinite volte.
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