In Veneto il Consiglio regionale ha approvato la censura del consigliere Joe Formaggio (Fratelli d'Italia), sospeso per cinque giorni dalle attività dell'assemblea dopo le accuse di molestie da parte della consigliera leghista Milena Cecchetto. E' la prima volta che il Consiglio regionale infligge il massimo della sanzione prevista dal regolamento consiliare. La seduta si è svolta in modalità segreta, con la sola presenza in aula dei consiglieri regionali e del segretario generale Roberto Valente.
La votazione a porte chiuse - Il Consiglio regionale del Veneto ha approvato la proposta di censura del presidente Roberto Ciambetti con 41 voti a favore, due astenuti, due schede bianche e un voto nullo. La notizia è stata data dallo stesso presidente Ciambetti al termine della seduta, che si è svolta a porte chiuse ai giornalisti e con le tende tirate come non accadeva dal 1994. L'Ufficio di presidenza di Palazzo Ferro Fini aveva approvato il 9 marzo la deliberazione proposta del presidente, ponendo, appunto, una censura e una sospensione di cinque giorni a carico del consigliere.
"Non siamo un tribunale" - "Noi non siamo un tribunale e siamo stati chiamati a tutelare l'immagine dell'Istituzione: tutti gli interventi in aula si sono sviluppati in maniera coerente con il nostro ruolo" ha commentato Ciambetti.
La denuncia - Milena Cecchetto, consigliera leghista e già sindaco di Montecchio Maggiore (Vicenza), aveva affermato di aver subito delle molestie da parte di Formaggio. In particolare la donna aveva parlato di "molestie, contatti sgraditi e abbracci non richiesti". Formaggio, già in passato al centro di diverse polemiche da parte del partito, era stato subito sospeso in quanto le presunte molestie erano ritenute "non compatibili con i principi del codice etico e con le regole di condotta degli iscritti".
"Inqualificabile e inaccettabile" - "Quello che è successo a me è però inqualificabile e inaccettabile. Sono molto delusa e amareggiata da un comportamento del genere", aveva dichiarato Milena Cecchetto. Joe Formaggio, ex sindaco di Albettone (Vicenza), da parte sua si era detto innocente, definendo "false" le accuse di molestia