Allergie di primavera: quando gli occhi (talvolta) piangono
Inizia il periodo delle fioriture: belle da vedere, possono rappresentare una sofferenza se si è allergici ai pollini
Le allergie di primavera sono per tanti una autentica tortura: starnuti, prurito agli occhi, lacrimazione e naso chiuso sono i sintomi più comuni e la loro presenza si ripercuote
sulla qualità della vita, dal sonno notturno, alla concentrazione, dal benessere generale alle abitudini quotidiane. Ecco dunque quali sono i fastidi che più colpiscono quando l’allergia si manifesta nell’occhio e quali sono i comportamenti da seguire se si indossano le lenti a contatto.
La
primavera finalmente è arrivata: le giornate si allungano, regalando più ore di luce, le temperature si fanno ancor più miti e su alberi e cespugli le gemme, che ora stanno per esplodere, promettono un meraviglioso cambio di scenario.
Così, anche se per tutti la primavera porta con sé la voglia di fare, entusiasmo ed energia, per un numero stimato tra il 10 e il 30% della popolazione la bella stagione reca in dono anche qualcosa di non proprio gradevole: l’ allergia.
Vediamo allora quali sono i fastidi più comuni quando l’allergia si manifesta nell’occhio e quali sono i comportamenti da seguire se si indossano le lenti a contatto.
1 - ALLERGIA, PERCHÉ PROPRIO ORA? L'arrivo della primavera per i soggetti suscettibili può dare luogo a una reazione allergica scatenata dai pollini di erbe, arbusti o alberi, che vengono trasportati dall'aria. Ecco che le allergie, soprattutto quelle oculari, compaiono proprio in questo periodo dell'anno quando vi sono i pollini responsabili di questa reazione, seguendo il ciclo vitale della pianta responsabile e sulla base del quale vengono realizzati i calendari pollinici. Le allergie oculari si scatenano quando il sistema immunitario si sensibilizza e reagisce in modo eccessivo a qualcosa nell'ambiente che - nella maggior parte delle persone - in genere non causa problemi.
2 - REAZIONI ALLERGICHE E DISTURBI AGLI OCCHI: una reazione allergica si verifica quando una particolare sostanza, detta allergene, entrando in contatto con l’occhio provoca una risposta in alcune cellule (i mastociti) che, rilasciando istamina e altre sostanze, provocano la fuoriuscita di minuscoli vasi sanguigni che determinano il rossore, il prurito e un’eccessiva lacrimazione. Le tipologie più comuni di allergia oculare sono la congiuntivite allergica stagionale o perenne, la cheratocongiuntivite primaverile, la cheratocongiuntivite atopica, la congiuntivite allergica da contatto e la congiuntivite papillare gigante. Le persone che ne soffrono possono presentare occhiaie croniche, le palpebre possono essere gonfie e le luci intense possono generare fastidio. Inoltre, spesso questi sintomi sono accompagnati da naso che cola, starnuti e congestione nasale. Il prurito può essere così fastidioso che ci si sfrega frequentemente gli occhi, peggiorando i sintomi e causando potenzialmente un’infezione. Dato che le allergie oculari condividono i sintomi con alcune malattie dell'occhio, è fortemente consigliata una diagnosi accurata a cura di uno specialista.
3 - PER LIMITARE I FASTIDI: oltre a consultare i calendari pollinici per conoscere i periodi di fioritura, è meglio evitare di uscire nelle ore di maggior concentrazione pollinica, cioè quelle più calde, o in giornate afose e ventose. Attenzione anche alle fasi iniziali di un temporale perché la pioggia facilita la liberazione di allergeni dai pollini. È bene poi cercare di respirare con il naso piuttosto che con la bocca, permettendo all’organismo, tramite il naso, di depurare l’aria di alcune particelle. In auto è opportuno tenere chiusi i finestrini e usare il climatizzatore, che dovrebbe essere dotato di filtro antipolline, mentre in bicicletta o in motorino è opportuno indossare mascherina e occhiali da sole. Può essere inoltre di aiuto fare la doccia ogni giorno, lavare le cavità nasali (che come un filtro trattengono i pollini) e detergere accurantamente palpebre, ciglia e sopracciglia.
4 - LENTI A CONTATTO E ALLERGIA, CHE FARE? Secondo il team di optometristi e ottici di Lentiamo, e-commerce specializzato nella vendita di lenti a contatto e occhiali, le allergie non compromettono l'uso delle lenti a contatto. O meglio, le lenti a contatto non aggravano l'allergia se si adottano degli accorgimenti e ci si prende cura degli occhi. Naturalmente è consigliabile evitare di tenere le lenti indosso per troppe ore e farsi consigliare dall'ottico una soluzione efficace e un collirio da usare durante il giorno: si tratta di precauzioni che possono ridurre il rischio d’irritazione alla cornea sicuramente debilitata dall'attacco allergico. Se comunque l'allergia non dà tregua, è meglio affidarsi alle lenti giornaliere, per le quali non servono soluzioni, e che essendo “usa e getta” azzerano il rischio che qualche residuo di polvere o polline sopravviva.
5 - POSSIBILE CURA FUTURA: le lenti a contatto, oltre a essere spesso prescritte per correggere un difetto visivo, sono utili anche per proteggere gli occhi nel caso si soffra di alcune patologie, quali cataratta e glaucoma. Oggi praticamente tutti i grandi produttori di lenti stanno conducendo ricerche per fare in modo che le lenti diventino una vera propria cura, rilasciando sull’occhio particolari sostanze, ad esempio proprio gli antistaminici, diventando uno strumento valido proprio laddove si soffra di allergia. Un vero sollievo per chi ne ha bisogno e un ottimo ausilio per godersi appieno la primavera.
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