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Cutro, migliaia di persone in corteo: le lacrime e la rabbia dei superstiti

A "Zona Bianca" le immagini della gente scesa in strada per chiedere di fermare le stragi in mare

A Cutro oltre 5mila persone sono scese in strada per ricordare le vittime del naufragio del 26 febbraio. Tra queste, hanno preso parte al corteo anche di numerosi sindaci calabresi per chiedere di "fermare la strage subito". "Soccorrere in mare non è reato, è un dovere, un obbligo, un imperativo. Non si può indugiare davanti a questo, parliamo di vite. Il Governo doveva intervenire e non l'ha fatto. Si prendesse le sue responsabilità" hanno dichiarato due cittadini intenti a sfilare per le strade della cittadina calabrese alle telecamere di "Zona Bianca".

"Vedevo le persone che morivano, sono state le tre ore peggiori della mia vita. Ho visto il mio fratellino di sei anni morire di freddo in acqua" ha confessato un superstite. A prendere parte al corteo anche i sindaci di Crotone e Catanzaro, e Mimmo Lucano primo cittadino di Riace condannato a 13 anni e due mesi di reclusione per i presunti illeciti nella gestione dei migranti. Insieme a loro i sindacati, le organizzazioni umanitarie e le persone pronte ad accogliere chi arriva dal mare che si stringono attorno ai parenti di chi non ce l'ha fatta.

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