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Naufragio di Crotone, proteste in piazza a Cutro e peluche per i bimbi morti

I manifestanti espongono cartelli con le scritte "Non nel mio nome" e "La Calabria ha un cuore, voi no". Sabato la protesta nazionale "Fermate la strage"

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A Cutro, in provincia di Crotone, molti cittadini sono scesi in piazza per manifestare dopo il naufragio costato la vita a 72 migranti. La protesta nel giorno in cui il Consiglio dei ministri si riunisce proprio nella località calabrese. Uno striscione con la scritta "Non nel nostro nome" e "La Calabria ha un cuore, voi no" è stato esposto da un gruppo di dimostranti. Per terra, in strada, ci sono alcuni peluche per indicare i bambini morti nel naufragio. 

"Qui terra di emigrati"  "Questa è una terra di emigrati - dicono i manifestanti - e sappiamo cosa vuol dire lasciare la propria terra. La nostra è una manifestazione pacifica ma non ci vogliono qui,  nonostante il permesso della questura. Vogliono relegarci in un vicolo ma non dci sposteremo. Dovranno prenderci di peso". Su un lato della piazza di Cutro, un gruppo di abitanti espone sulla scalinata della chiesa manifesti con la scritta "Not in my name". 

Manifestazione nazionale sabato 11 marzo  Sempre a Cutro sabato 11 marzo ci sarà la manifestazione nazionale "Fermate la strage, subito", organizzata dal tavolo Asilo e immigrazione, dalla rete 26 Febbraio, dalle ong impegnate in operazioni di ricerca e soccorso, sindacati e tante altre associazioni locali e nazionali. 

"E' il primo importante appuntamento di un percorso di iniziative e mobilitazioni che le reti intendono proporre - dicono gli attivisti che hanno organizzato l'evento -. La drammatica assenza di canali sicuri e legali di accesso al territorio europeo obbliga chi fugge da guerre, persecuzioni e povertà a rischiare la vita. L'obiettivo è sollecitare un'inversione di rotta delle politiche migratorie in Italia e nell'Unione europea". 

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