L'ACCUSA

Veneto, una consigliera leghista denuncia un collega FdI: "molestie e contatti sgraditi" in Consiglio regionale

Milena Cecchetto accusa Joe Formaggio di "abbracci non richiesti" su un divanetto fuori dall'Aula. Il partito ha sospeso l'esponente per comportamenti "non compatibili con i principi del codice etico"

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"Molestie, contatti sgraditi, abbracci non richiesti". Sono le accuse rivolte al consigliere regionale veneto di Fratelli d'Italia Joe Formaggio da una sua collega, la leghista Milena Cecchetto. L'effetto immediato è stata la sospensione del consigliere, già in passato al centro di polemiche, da parte del partito, che ha giudicato le presunte molestie "non compatibili con i principi del codice etico e con le regole di condotta degli iscritti". 

Su un divanetto fuori dall'Aula -

 L'episodio sarebbe avvenuto nel pomeriggio di mercoledì a Palazzo Ferro Fini, sede del Consiglio regionale veneto, durante una pausa dei lavori. I due si sarebbero seduti su un divanetto fuori dall'Aula e Formaggio avrebbe rivolto alla collega parole e contatti ritenuti da Cecchetto "sgraditi", secondo quanto dice la denuncia, che parla anche di vere e proprie molestie. 

Cecchetto: "Una vicenda inqualificabile" -

 "Nella mia vita, politica e personale - ha dichiarato la consigliera leghista - sono sempre stata in grado di difendermi. Conosciamo tutti il carattere esuberante di Joe Formaggio: quello che è successo a me è però inqualificabile e inaccettabile. Sono molto delusa e amareggiata da un comportamento del genere: essere stati colleghi, da sindaci e prima e oggi da consiglieri non giustifica un comportamento così aggressivo e irruento. Ogni donna ha un proprio confine del rispetto e della sensibilità: sono sconcertata perché quel limite il collega con me lo ha superato". 

Formaggio nega: "Nessuna molestia" -

 L'esponente FdI, ex sindaco di Albettone (Vicenza) è noto per esternazioni e atteggiamenti provocatori. Recentemente, durante una visita a una fiera di armi a Verona, si era fatto ritrarre mentre imbracciava un mitra. Interpellato sulla vicenda con Cecchetto, ha negato la gravità dell'episodio. Ha ammesso di aver "spinto giù sul divano" la collega, ma ha chiarito che "era tranquilla, ho preso il suo posto. Poi sono andato via, un bacio sulla guancia, come sempre. Molestie? Falso". 

Dalla Lega solidarietà alla collega -

 Il presidente del consiglio regionale Roberto Ciambetti ha chiesto delucidazioni ai due capigruppo, Enoch Soranzo per FdI e Alberto Villanova per la Lega. Da quest'ultimo è arrivata la "solidarietà e il nostro massimo sostegno alla collega. Quanto accaduto non può essere tollerato. Nessuno, men che meno un altro collega, rappresentante delle istituzioni, può permettersi di mancare di rispetto a una collega. Tanto più donna, tanto più nel giorno dedicato alle donne, una data importante come quella dell'8 marzo". 

Piena solidarietà a Milena Cecchetto arriva anche dalle colleghe di partito e del gruppo consiliare Lega-Liga Veneta, che in una nota sottolineano: "La festa della donna si celebra rispettando il lavoro e la dignità di ogni donna. Soprattutto nei gesti". 

Convocato l'Ufficio di presidenza -

 Intanto Ciambetti ha convocato l'Ufficio di presidenza che esaminerà la vicenda. "Al di là di ogni altra considerazione - sottolinea il presidente del Consiglio regionale - resta il grave fatto di una consigliera regionale che si è sentita offesa e molestata, vittima, al pari di troppe donne, di comportamenti inammissibili che violano ogni norma etica, le regole della civile convivenza e del reciproco rispetto che sono alla base della nostra comunità. A titolo personale, esprimo la mia vicinanza e solidarietà alla collega".