Consiglio dei ministri a Cutro, via libera al decreto legge sui migranti
Governo in trasferta in un luogo dal forte valore simbolico. Previsto un inasprimento delle pene per i trafficanti
Fotogallery - Cutro, il premier Meloni e i ministri per il Cdm
Via libera del Consiglio dei ministri, secondo quanto si apprende, al decreto legge sui migranti. E' saltata la norma comparsa nelle prime bozze del decreto, che puntava a rafforzare la sorveglianza marittima, con un ruolo di primo piano della marina militare. La riunione è ancora in corso. Il Cdm, organizzato a Cutro, una sede dal forte valore simbolico per l'ultima tragedia dell'immigrazione, si svolge all'interno del palazzo comunale.
Fotogallery - Naufragio di Cutro, scritte contro Piantedosi sui muri e croci sulla spiaggia in memoria delle vittime
Cutro è stata scelta per chiudere con le polemiche e dare un segnale concreto che per l'esecutivo è una priorità, un dovere "morale", quello di evitare altre tragedie del mare come quella di dieci giorni fa davanti alle coste calabresi. Il premier Giorgia Meloni ha puntato tutto sulla stretta sui trafficanti.
Le proteste in piazza Prima del Consiglio dei ministri, diversi cittadini sono scesi in piazza per manifestare, con cartelli e striscioni con la scritta "Non nel nostro nome" e "La Calabria ha un cuore, voi no". Per terra, in strada, alcuni peluche per indicare i bambini morti nel naufragio.
Le possibili novità Di sicuro ci sarà un inasprimento delle pene per i trafficanti e nel governo da giorni non si parla più di scafisti proprio per spostare l'accento dal respingimento al salvataggio di quelle vite messe in pericolo da chi specula sulla tratta di esseri umani. Ci dovrebbe essere, quindi, l'introduzione di una nuova aggravante in caso di morte dei migranti. Ma anche, facendo leva sugli accordi in essere con diversi Paesi, in particolare del Nord Africa, una semplificazione normativa e burocratica per chi chiede di entrare legalmente, l'implementazione dei corridoi umanitari e un ampliamento dei flussi.
Norma contro corruzione nell'accoglienza Riferiscono fonti di maggioranza che potrebbe spuntare una norma per stoppare eventuali altri casi "Soumahoro", introducendo più controlli sulle realtà che incassano soldi pubblici per l'accoglienza. Inoltre si lavora a ridurre i vincoli per realizzare i Centri di permanenza per i rimpatri (Cpr) in modo da facilitare le espulsioni.
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