Uomini e donne

Gender gap: gli otto pregiudizi che rallentano la donna sul lavoro

Il Gender Balance Observatory individua i falsi miti che penalizzano le carriere femminili

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Oltre la metà dei laureati nel mondo sono donne ma le carriere dirigenziali di alto livello sono ancora una prerogativa prevalentemente maschile. Lo rileva uno studio reso noto da Mazars, gruppo globale di revisione, contabilità e consulenza, e realizzato in collaborazione con il Gender Balance Observatory, nel quale sono elencati anche otto pregiudizi che penalizzano nelle aziende il pieno successo delle carriere femminili e l’effettiva parità rispetto ai colleghi uomini. 

Il mondo del lavoro è uno degli ambiti in cui le donne si sentono più limitate e discriminate da stereotipi e retaggi di stampo maschilista: in particolare ne sono stati individuati otto che ancora le lavoratrici di sesso femminile sentono pesare sulla loro pelle. 

Gli otto stereotipi che penalizzano le donne sul lavoro:

 

· 1: "Le donne non hanno o hanno meno ambizioni";

- 2: "La maternità non è compatibile con una posizione di leadership";

· 3: "La donna è invisibile" o "Non riusciamo a trovare candidate donne competenti nel pool di talenti";

· 4: "Le donne non sono propense al rischio";

· 5: "Il lavoro part-time non è compatibile con i ruoli di leadership";

· 6: "Le disuguaglianze di genere si riscontrano soprattutto ai vertici aziendali";

· 7: "Esistono lavori da uomini";

· 8: "Le quote non sono basate sul merito, sono ingiuste nei confronti degli uomini e rischiano di spingere le donne incompetenti in posizioni chiave".