Cybersicurezza, Roberto Baldoni si dimette da direttore dell'Agenzia nazionale
La decisione arriva dopo giorni di tensione col governo e dopo gli attacchi hacker a siti di aziende e istituzioni italiane delle scorse settimane
Terremoto all'Agenzia per la Cybersicurezza nazionale. Si è dimesso il direttore Roberto Baldoni, l'uomo che aveva guidato l'organismo fin dal momento della sua costituzione, nell'agosto 2021. La decisione arriva dopo giorni di tensione col governo e dopo gli attacchi hacker a siti di aziende e istituzioni italiane delle scorse settimane. Ora si punterà a dare al più presto una nuova guida e un nuovo slancio all'Agenzia.
L'annuncio di Baldoni è arrivato per divergenze di vedute con il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e in particolare con l'Autorità delegata, Alfredo Mantovano. Finora l'esecutivo non aveva toccato alcuna casella nel comparto della sicurezza. Tra i compiti dell'organismo il supporto ai soggetti pubblici e privati nazionali che erogano servizi essenziali, nella prevenzione e mitigazione degli incidenti, nonché ai fini del ripristino dei sistemi, nonché la promozione di campagne di sensibilizzazione e diffusione della cultura della cybersicurezza.
Secondo il professore della Sapienza, che aveva fondato il primo centro di ricerca sulla Sicurezza informatica in Italia prima di essere nominato all'Agenzia nell'agosto del 2021, non c'erano più le condizioni per proseguire. La sequenza di falle nella cybersicurezza registrate di recente hanno convinto il governo sulla necessità di un cambio ai vertici dell'Agenzia. Baldoni lascia nel pieno della campagna di attacchi hacker del collettivo filorusso Noname057 che ha preso di mira siti di una serie di ministeri e istituzioni. Non è una novità, né un fenomeno italiano, visto che la campagna cyber di Mosca ha nel mirino tutti i Paesi che sostengono l'Ucraina. Apparentemente il sistema ha comunque tenuto e non si sarebbero verificati disservizi rilevanti.
Il referente politico del direttore dell'Agenzia è il sottosegretario Alfredo Mantovano, Autorità delegata alla sicurezza della Repubblica. I due erano presenti il 28 febbraio presso la sede dell'intelligence di piazza Dante per l'illustrazione della relazione annuale dei servizi che, come ogni anno, ha dedicato ampio spazio alla minaccia cibernetica.
Chi è Roberto Baldoni Baldoni era stato a capo della struttura di difesa informatica dello Stato fin dal gennaio 2018, quando era stato nominato vicedirettore del Dis con il compito di "sviluppare l'Architettura nazionale di Cybersecurity e coordinare le azioni di mitigazione degli attacchi cyber con impatto sulla sicurezza nazionale". Dal 2002 è professore ordinario di Informatica all'Università La Sapienza di Roma dove ha fondato nel 2011 e diretto fino al 2017 il primo centro di ricerca in Italia su "Cyber Intelligence e Sicurezza Informatica". Nel 2014 ha fondato e diretto fino al 2017 il Laboratorio nazionale di cybersecurity d'Italia che ha riunito più di 200 professori di 45 università pubbliche e private d'Italia.
Cambio di rotta Il governo punta ora a sostituire in tempi brevi il professore per dare una nuova guida all'Agenzia, che ha in Nunzia Ciardi il vicedirettore. Il Pnrr ha stanziato ben 623 milioni di euro al settore, mentre sarà riservata all'implementazione della Strategia nazionale di cybersicurezza una quota pari all'1,2% degli investimenti nazionali lordi su base annuale. Toccherà al succesore di Baldoni gestire questi ingenti risorse, secondo le indicazioni che arriveranno dal Governo di centrodestra col quale evidentemente Baldoni non era più in sintonia.
SU TGCOM24