"Tgcom24Tour" a Roma, imprese e formazione: governare il territorio
Ospiti della prima tavola rotonda, moderata da Paolo Liguori, Galeazzo Bignami, viceministro delle Infrastrutture e di Trasporti; Stéphane Verger, direttore del Museo Nazionale Romano, e Luciano Monti, docente di Politiche dell'Unione Europea alla Luiss Guido Carli
Nella prima tavola rotonda della tappa a Roma di "Tgcom24Tour", il direttore Paolo Liguori ha intervistato Galeazzo Bignami, viceministro delle Infrastrutture e di Trasporti; Stéphane Verger, direttore del Museo Nazionale Romano, e Luciano Monti, docente di Politiche dell'Unione Europea alla Luiss Guido Carli. Il dibattito è partito dal tema "Imprese e formazione: governare il territorio".
In primis, si è parlato del dibattito sulle auto elettriche. In merito il viceministro Bignami ha detto: "Il fatto che per tanti anni l'Italia sia stata un po' supina rispetto ad alcune situazioni e posizioni che maturavano soprattutto nei rapporti fra Francia e Germania, le leadership europee, ha fatto sì che si desse per acquisita una posizione sostanzialmente accondiscendente rispetto a quello che maturava in altre sedi. Credo che le peculiarità nazionali debbano essere portate in sede Ue per la valorizzazione dello stesso contesto europeo. La transizione energetica che tocca anche il tema delle auto rischia di essere pericolosa. Per questo noi riteniamo che la transizione energetica debba essere fatta con una sostenibilità certamente dal punto di vista ecologico ma anche da quello sociale ed economico. Ricordiamo che oggi il settore dell'automotive rappresenta 19 punti percentuali del Pil nazionale e interessa circa 200mila addetti. Il taglio che si sarebbe realizzato accogliendo indiscriminatamente la previsione del Fit for 55 per il 2035 avrebbe costituito una destrutturazione della filiera che per noi sarebbe stata sicuramente pericolosa".
"L'obiettivo vero non deve essere quella di adottare un modello, che è quello di un'auto elettrica, ma quello della neutralità tecnologica. Un diesel 7 che garantisca immissione zero deve essere pari a quello di altre soluzioni", ha aggiunto il viceministro.
Durante la tavola rotonda, si è parlato anche del patrimonio culturale del nostro Paese. "L'Italia ha una ricchezza infinita. Lo vediamo ogni giorno al Museo Nazionale Romano perché, oltre ai tesori che delle sale, ci sono depositi enormi alle Terme di Diocleziano. Ci sono anche documenti storici sulla storia di Roma", ha sottolineato Verger.
Parte del patrimonio italiano è in mano al privato, come ha spiegato Monti, che è condirettore Scientifico della Fondazione Bruno Visentini, la quale ha realizzato il rapporto dell'Osservatorio del Patrimonio Culturale Privato: "Su 10.868 siti museali 213 sono statali, 2.376 di altri enti pubblici - musei comunali ecc - e 8.279 di proprietà privata (di cui 1.500 registrati come musei veri e propri). Il risultato è che quindi il 50% dei visitatori appartiene a realtà private e il restante al pubblico".
Come in ogni tappa, si è toccato, inoltre, il tema della formazione. "La diplomazia universitaria in questo campo è fondamentale - ha dichiarato Monti -. Dato che continuiamo a perdere giovani che vanno all'estero, stiamo cercando di far venire a studiare da noi i figli di italiani che si sono trasferiti in altri Paesi".
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