DOPO IL NAUFRAGIO

Migranti, giovedì Cdm a Cutro | Mattarella: "Il cordoglio si tramuti in scelte concrete"

Il cardinal Zuppi (presidente della Cei): "Chi non ha casa va accolto". Meloni: "L'Italia non può più essere lasciata sola ad affrontare l'immigrazione clandestina"

Dopo il naufragio dei migranti, il Consiglio dei ministri è stato convocato a Cutro per giovedì 9 marzo. Era stato il premier Giorgia Meloni ad annunciare la volontà di tenere la prossima seduta nel comune calabrese, sulle cui coste sono morte oltre 70 persone. E il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha detto: "Di fronte all'evento drammatico il cordoglio deve tradursi in scelte concrete, operative, da parte di tutti, dell'Italia e della Ue, perché questa è la risposta vera". Sul tema è intervenuto anche il cardinal Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente Cei, secondo cui "l'accoglienza è l'unico messaggio possibile. Chi non ha casa, va accolto".

"Dobbiamo metterci sempre nei panni degli altri - ha continuato in un'intervista l'alto prelato -. Chi ha perduto tutto e deve scappare, deve trovare accoglienza. Non ci sono alternative. Quello all'emigrazione era un diritto garantito per tutti gli uomini, prima che sorgessero muri e nascessero paure. Tanto più per chi scappa da guerra, violenza o fame. Mettere in contrapposizione questo con il nostro futuro, significa non volere il futuro. L'accoglienza apre al futuro, la chiusura fa perdere anche il presente". 

L'arcivescovo Zuppi ha poi parlato anche della guerra in Ucraina. "Non ci dobbiamo abituare alla guerra e alla violenza. Non dobbiamo mai rinunciare alla ricerca della pace. L'abitudine porta alla rassegnazione e si accetta la guerra come unica via possibile. Ma la vera vittoria è sempre la pace. Lo sforzo da compiere p aprire tutti gli spazi possibili per interrompere la logica della guerra, iniziata da un aggressore. Dialogo e giustizia, pace e giustizia devono andare d'accordo. Con l'insistenza della povera vedova, bisogna cercare la via della pace. E cercare la pace non è mai complicità con il male o arrendevolezza".

Il Consiglio dei ministri sarà in Comune -

 Il Consiglio dei ministri convocato per giovedì 9 marzo si terrà nella sala consiliare del Comune di Cutro. "Abbiamo una sala consiliare perfettamente adeguata - ha detto il sindaco del centro del Crotonese, Antonio Ceraso -. Avrei fatto volentieri a meno di una riunione del governo proprio a Cutro, perché non avrei mai voluto che proprio da noi si verificasse una tragedia simile, ma l'iniziativa del presidente Meloni è un faro acceso su quanto è avvenuto perché non si ripeta mai più".

Sul tema migranti è intervenuto anche il vicepresidente Antonio Tajani, che ha sottolineato come l'Italia abbia bisogno dell'aiuto dell'Europa e non possa fare tutto da sola. Dell'emergenza il ministro degli Esteri ha parlato anche con gli omologhi di Cipro, Grecia, Malta e Spagna nel corso del vertice dei Paesi Med5 a Malta. Dall'incontro sarebbe emersa piena unità d'intenti sulla necessità di contrastare l'immigrazione illegale potenziare ii rimpatri.

Meloni: "L'Italia non può più restare sola" -

 Sull'emergenza migranti l'Italia "non può rimanere più sola ad affrontare il fenomeno". Lo ha affermato su Facebook il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. "Nel Consiglio dei ministri di giovedì e nel prossimo Consiglio europeo, il governo italiano continuerà la sua battaglia per fermare i trafficanti di esseri umani e le morti in mare", ha aggiunto.