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Portovesme, interrotta la protesta nel Sulcis: i quattro operai scendono dalla ciminiera

Il vertice al ministero si è chiuso con l'indicazione di una road map per individuare una soluzione strutturale al costo dell'energia

Ansa

I quattro operai della Portovesme srl, che da quattro giorni erano asserragliati a cento metri di altezza sulla ciminiera dell'impianto Kss, nel Sulcis, hanno deciso di interrompere la protesta contro il caro energia. "Una decisione - chiariscono - che viene presa non in segno di resa ma concedendo l'ennesimo atto di fiducia al governo che tuttavia non sarà illimitato. Pronti nel caso - promettono - a nuove iniziative". Il vertice al ministero si è chiuso con l'indicazione di una road map per individuare una soluzione strutturale al costo dell'energia.

Nel Sulcis operai in cima a una ciminiera per protesta

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La riunione ha posato le basi per un percorso che porti in tempi brevissimi ad un incontro in presenza a Roma. Occasione nella quale la Sottosegretaria si è impegnata a presentare le ipotesi di soluzione create. Per questo motivo i 4 lavoratori che hanno occupato la ciminiera, in accordo con la Rsu della Portovesme Srl e con tutte le organizzazioni sindacali, hanno deciso di interrompere la loro iniziativa e di scendere. La decisione viene presa non in segno di resa ma concedendo l’ennesimo atto di fiducia al governo che tuttavia non sarà illimitato. Nel caso "sono pronti a nuove iniziative".

Al via a Mimit incontri bilaterali  Sulla vertenza di Portovesme la prossima settimana il governo convocherà separatamente l'azienda, la Regione Sardegna e i player nazionali nel campo della produzione e distribuzione energetica, al fine di individuare tutti gli strumenti, finanziari e fiscali, utili a trovare una soluzione. Conclusi i confronti bilaterali, nel più breve tempo possibile, il sottosegretario Fausta Bergamotto, con delega alle crisi d'impresa, convocherà un nuovo tavolo di confronto con tutte le parti coinvolte.

Al lavoro su soluzione strutturale per il costo dell'energia  "Il governo - si legge nel verbale conclusivo dell'incontro al ministero - ritiene fondamentale individuare, insieme alla Regione Sardegna, una soluzione strutturale per il costo dell'energia della società Portovesme, in modo che possa essere assicurata la continuità produttiva degli stabilimenti di Portoscuso e San Gavino fino all'entrata in funzione del progetto di riconversione degli impianti verso la produzione di litio".

Chiesto di non interrompere l'attività produttiva  Per questo il governo ha chiesto all'azienda di non interrompere l'attività produttiva durante questo periodo di interlocuzioni. Nel vertice sono emerse le possibili vie d'uscita per l'azienda per attenuare il peso del costo energetico, che potrebbero far leva sul principio di insularità e sul riconoscimento del gap della Sardegna: da un lato la possibilità di estendere il credito di imposta pari al 45% del costo dell'energia oltre la scadenza del 31 marzo 2023, dall'altro il ricorso alla cosiddetta superinterrompibilità, che diversamente dal passato potrebbe non essere considerata dall'Unione europea un aiuto di Stato". 

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