Le nuove frontiere del turismo invernale

Il turismo in montagna è cambiato. La pandemia da un lato e il caro energia dall’altro stanno mutando il modo di vivere la neve, mentre gli effetti legati ai cambiamenti climatici con precipitazioni sempre minori ed intensità e tipologia diverse rispetto al passato fanno il resto. 

Oltre allo sci di fondo è cresciuto e sta continuando a crescere lo sci alpinismo, uno sport che racchiude in sé discipline diverse e va affrontato con criterio e regala un contatto con la natura unico. In particolare, si sta sempre più diffondendo lo sci alpinismo al tramonto o alla sera, su tracciati dedicati, privi di mezzi battipista, che rappresenterebbero ovviamente un pericolo.

La montagna, al di là dello sci canonico e degli impianti di risalita, si declina anche in passeggiate nei boschi con guide che spiegano le proprietà benefiche della resina e della linfa degli alberi provandone il sapore. Fino al contatto particolare con la neve e all’esperienza dei piedi scalzi, per pochi minuti o anche solo pochi secondi, dei quali beneficia il sistema circolatorio.

Per i più audaci c’è invece la crioterapia naturale, ossia il bagno nell’acqua a zero gradi, da trenta secondi ad un massimo di cinque minuti, che oltre a permettere di superare limiti e paure, aumenta le difese immunitarie, allevia i dolori diffusi e induce il corpo a rilasciare endorfine, combattendo l’ansia.

Attività a impatto zero e dal forte aspetto immersivo.