Chissà se Van Gogh avrebbe dipinto la sua Notte Stellata se avesse avuto i cieli spenti che sovrastano le nostre città. Probabilmente la sua opera oggi sarebbe molto meno luminosa. L’inquinamento, infatti, non solo minaccia la salute del Pianeta, ma ne deturpa anche la bellezza. E i cieli stellati sono una delle vittime più evidenti.
Nell’ultimo decennio, l’inquinamento è aumentato in media del 10% ogni anno. Ammirare i puntini luminosi nel cielo ormai è quasi un ricordo. Per fortuna, però, esistono ancora dei luoghi nel mondo in cui quell’esperienza è ancora possibile. In Galles, ad esempio. Qui una piccolissima isola è stata istituita come il primo santuario internazionale del cielo notturno in Europa.
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Si chiama Isola di Bardsey, Ynys Enlii in gaelico, ma è conosciuta con il nome di “isola dei 20.000 santi” e sorge al largo del Galles settentrionale. L’International Dark Sky Association l’ha ora ribattezzata come zona protetta contro l’inquinamento luminoso. Si tratta di aree del mondo tutelate così come accade con i parchi. Solo che qui, al posto di salvare flora e fauna, si tutela la possibilità di vedere le stelle. Come? L’area del “santuario” dev’essere legalmente protetta e deve avere una luminosità del cielo notturno pari o inferiore a 21,5 magnitudini per secondo d’arco quadrato e senza aloni luminosi all’orizzonte. Queste caratteristiche devono essere monitorate e protette con criteri stringenti, che si applicano agli edifici sia pubblici che privati.
L’isola-santuario di Ynys Enlii ospita un osservatorio ed è amministrata da una no profit, che sta anche provando a sensibilizzare le comunità gallesi che abitano sulla penisola vicina a limitare l’inquinamento luminoso. È visitabile da marzo a ottobre e ha dieci cottage che si affittano ai turisti.
Il sito gallese si unisce agli altri 16 riconosciuti come santuari internazionali del cielo notturno, ma è il primo in Europa. Un luogo dove il buio non fa paura, ma è accolto e venerato. Se volete alzare lo sguardo e godervi un perfetto cielo notturno, non vi resta che partire.