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Balneari, l'Ue all'Italia: "Valutiamo possibile incompatibilità tra la norma e il diritto europeo"

Per Bruxelles bisogna garantire "trasparenza e concorrenza leale" nel settore. Con il provvedimento contentuto nel dl Milleproroghe le attuali concessioni sono prorogate fino al 31 dicembre 2024

Ansa

Sulle concessioni balneari in Italia, l'Ue valuterà "attentamente il contenuto e gli effetti del provvedimento, che non è stato ancora notificato, per poter dare la risposta adeguata". Lo ha dichiarato un portavoce dell'esecutivo europeo, sottolineando la necessità di garantire "trasparenza e concorrenza leale" nel settore. "Abbiamo appreso dalla stampa che la conversione in legge del decreto Milleproroghe, che prorogherebbe almeno fino al 31 dicembre 2024 le attuali concessioni, è stata promulgata dal presidente della Repubblica con riserva, in particolare in relazione a profili di incompatibilità con il diritto europeo".

Balneari, la replica dell'Ue sulla norma  "Il diritto dell'Ue richiede che le norme nazionali assicurino la parità di trattamento dei fornitori di servizi senza alcun vantaggio diretto o indiretto per alcuno specifico operatore, promuovano l'innovazione e la concorrenza leale, prevedano un'equa remunerazione degli investimenti effettuati e tutelino dal rischio di monopolizzazione delle risorse pubbliche a vantaggio dei consumatori e delle imprese", ha spiegato il portavoce della Commissione europea.

Bruxelles "ha seguito da vicino gli sviluppi in Italia del sistema normativo sulle concessioni balneari, oggetto di un procedimento di infrazione pendente avviato a dicembre 2020 e che aveva portato a un primo importante passo con l'adozione della legge sulla concorrenza nel luglio 2022 - ha proseguito -. Come indicato dalle recenti decisioni prese in relazione al Portogallo (parere motivato di gennaio) e alla Spagna in questo settore, la Commissione ritiene che le legislazioni nazionali di tutti gli Stati membri debbano promuovere la modernizzazione del settore. La trasparenza e la concorrenza leale darebbero certezza del diritto e stimolerebbero gli investimenti e l'innovazione sia per i concessionari esistenti, che per i nuovi operatori nel settore chiave del turismo balneare".

Gasparri: "Dalla Ue un'ossessione, priorità sono altre"  "Sul mondo balneare c'è un'ossessione manicale dell'Ue. Si occupino di altre priorità. Noi siamo qui a fare da intercapedine. Non è vero che sono approfittatori, sono imprenditori strategici per il nostro turismo e vanno tutelati. Paghino il giusto ma non vanno espropriati. Che l'Ue smetta di cavillare su un argomento che non merita tutto questo accanimento". Lo ha detto il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri a margine del convegno "Onda d'urto balneari in mobilitazione" a Carrara. Commentando l'intenzione della Commissione Ue di valutare la possibile incompatibilità del Milleproroghe, Gasparri ha aggiunto: "La smettano di perseguitare un settore produttivo, sono posizioni arroganti, inaccettabili e sbagliate".

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