A Milano è arrivato il primo hamburger italiano realizzato con la farina di grilli dopo che l’Unione Europea ha dato il via libera per il commercio e l’uso in cucina della polvere parzialmente sgrassata del cosiddetto Acheta domesticus, il grillo domestico, che non è quello che saltella in casa ma viene allevato in filiere controllate.
Si chiama “Grillo Cheeseburger”, è 100% sostenibile e si può assaggiare da Pane & Trita, l’hamburgeria e steak house nata a Seregno e ora presente a Milano e in Lombardia con sette ristoranti.
«Il telefono ha iniziato a squillare di buon mattino, ci sono persone che hanno prenotato anche da lontano, Roma o Torino, per venire a mangiare il nostro hamburger. Non è mancata qualche telefonata di protesta, ma poche. Più forti le critiche sui social, ma quelle ce le aspettavamo», ha riferito Filippo Lo Forte, uno dei soci di Pane & Trita.
Gli ingredienti del “Grillo Cheeseburger”
La percentuale di farina di insetto contenuta nel “Grillo Cheeseburger” in realtà è molto bassa: l’hamburger, infatti, contiene solo l’1.6% di farina di grillo. Il panino è composto da pane artigianale verde (grazie alla presenza della spirulina, un'alga usata come colorante nell'alimentazione), farcito con scamorza fusa, cavolo viola, patata americana crispy e salsa.
L’hamburger è realizzato con polvere di grillo, fagioli cannellini, patate al vapore, pane grattugiato, acqua, olio di girasole, lievito, sale, estratto di malto d’orzo, farina di grillo domestico e sale. Un’esplosione di sapori, da divorare e instagrammare.
Potrebbe sembrare un normale burger vegetariano, ma con un contenuto proteico ben più alto: ogni polpetta da 130 grammi contiene 18 grammi di proteine (date sia dai grilli sia dagli altri ingredienti, come i legumi). Il plus delle proteine da insetti, rispetto a quelle ottenute dal manzo o dai legumi, è un minore impatto ambientale.
«Abbiamo voluto essere pionieri anche con questo nuovo trend, perché crediamo possa diventare il cibo del futuro, in un’ottica di alimentazione» ha spiegato Pabel Ruggiero, Ceo e co-founder di Pane & Trita.
Le reazioni dei clienti
Il “Grillo Cheesburger” è stato lanciato mercoledì 15 febbraio da Pane & Trita e da subito ha generato dibattito in rete, tra chi si dice curioso e disponibile ad assaggiare l'insolito cheesburger verde e chi non si risparmia critiche.
I clienti che hanno già sperimentato il “Grillo Cheesburger” sono entusiasti: le prenotazioni per assaggiare l’hamburger del futuro sono tantissime e chi l’ha già mangiato afferma di non aver sentito alcun sapore strano, al di fuori di un normale cheeseburger.
Pane & Trita, dalla Brianza a Milano
Aperta nel 2015 a Seregno dai due soci Pabel Ruggiero e Filippo Lo Forte, affiancati ora anche da Stefano Mandaradoni e Danilo Giaffreda, insieme all’Executive Chef Alessandro Rosin, l’hamburgeria instagrammabile, fuori dagli schemi e con un menu irriverente e ironico, ora è arrivata a quota sette ristoranti. Da Seregno a Villasanta, Cantù, Muggio, Costamasnaga, Tavernerio e ora anche Milano, con l’apertura in via Muratori.
Perché mangiare la farina di grillo
La farina di grilli ha ottime proprietà nutrizionali: contiene una media del 61% di proteine ad alto valore biologico, è ricca di fibre, calcio, vitamina B12, ferro, fosforo e sodio e non ha controindicazioni.
Il sapore è simile a quello della nocciola, come riferito dal portale Nutrinsect, perciò si amalgama bene con tutti i prodotti da forno, sia dolci che salati. È consigliabile miscelare il 90% delle farine tradizionali con un 10% della farina di insetto, per sfruttarne a pieno le proprietà nutritive.
Di Indira Fassioni