Si chiama Raintype ed è un’installazione immersiva creata da Lorenzo Marini, curatore Luca Beatrice, che è stata esposta in questi giorni a Los Angeles. Forte del successo appena ottenuto in Florida, durante Art Palm Beach, dove la sua installazione è stata definita come la più amata dai media locali e dai social, ora "la pioggia di lettere" è esposta alla più grande fiera dell’arte della California, a Downtown Los Angeles. Qui Lorenzo Marini, rappresentato da Bruce Lurie Gallery, ha allestito uno spazio costituito da 4mila type sospesi, dentro i quali il visitatore è invitato ad entrare, per una passeggiata tra le lettere liberate. In uno spazio quadrato il cui fondo specchiato rappresenta l’acqua della pioggia, le lettere fluttuanti rappresentano il superamento della parola e della logica stessa. Entriamo nel mondo degli alfabeti simbolici, quelli che pervadono la nostra vita senza che ce ne rendiamo conto.
Raintype racconta quindi la trasformazione di una pioggia in un alfabeto dinamico, liberato dal rigore della funzione, e si avvicina così alla cultura orientale, che considera la calligrafia una forma elevata di arte.
"La bidimensionalità dell’arte lascia il posto alla tridimensione, sia essa digitale o architettonica. La contaminazione creativa di questi tempi distrugge le barriere tra le tecniche e gli stili. I nuovi consumatori chiedono ai brand delle emozioni, e anche nell’arte l’esperienza è un journey", commenta soddisfatto Lorenzo Marini. "Non sarei mai riuscito a disegnare centinaia di nuove lettere se non avessi fatto l’art director per molti anni. Non sarei riuscito a coinvolgere cosi profondamente i consumatori americani se non avessi studiato le regole della comunicazione della nostra industry".
Raintype prende ispirazione da una giornata di pioggia. Solo che qui le gocce di pioggia non cadono mai, ma rimangono sospese in un universo linguistico tutto da scoprire. Le lettere diventano tali solo se si associano insieme ad altre lettere e prendono la forma della parola. Acquisiscono il senso nella loro composizione lineare. In questa opera d’arte le lettere non toccano mai terra, ma rimangono nel mondo delle idee, del possibile, del potenziale. Non hanno fretta di toccare terra, non hanno fretta di diventare parola, frase, discorso. Amano la libertà dello spazio e la sospensione del tempo. Aspirano a diventare frammenti di eternità.
Lorenzo Marini è un artista italiano che vive e lavora fra Milano, Los Angeles e New York.