Con Antonio Marras il pensiero non può che correre alla sua Sardegna. La sfilata di presentazione della collezione autunno inverno 2023-2024 è, infatti, un tributo alle radici, ai luoghi ancestrali e magici, alle parole preziose di Grazia Deledda, una "signorina sarda" che diceva di essere "un po' spagnola, un po' araba, un po' latina. Piccina con dei grandi occhi intensi".
Per i prossimi freddi, Marras propone creazioni in cui tessuti, ricami, forme, stampe e fantasie si mescolano tra loro, si accostano, si amalgamano. Stile streetwear e da gran sera convivono e si fondono insieme. Materiali diversi, apparentemente distanti tra loro, "si fidanzano felicemente": tartan e tulle, paillettes e stuoie, jersey e pellicce fake, velluti e lane. La location in cui si svolge la sfilata, allestita negli spazi milanesi in cui ha sede la maison, riproduce la foresta sarda di Burgos, il bosco incantato descritto da "Graziedda", che a tutt'oggi resta l'unica scrittrice italiana ad aver ricevuto il premio Nobel. In passerella, è tutto un susseguirsi di modelli che avanzano "tra alberi secolari e pendii e ruscelli e rocce e radure e muschi e precipizi. Bisogna però stare attenti - avverte la stessa Deledda -, è facile perdersi".
Una dedica emozionante e struggente. C'è tutto il mondo di Antonio Marras in questa nuova collezione: i motivi tipici della tradizione tessile sarda, i ricami macramè, pizzi e plissé. Le giacche sartoriali maschili sembrano ripescate da una vita precedente e rimesse a nuovo con intarsi di materiali da haute couture, come tessuti damascati e broccati. Crema e colori dei boschi, tanto tanto nero e rosso passione. Un legame viscerale con la terra, un eterno ritorno alle origini per seguire sempre e solo la strada del cuore.