Ucraina, la storia del rider italiano diviso tra Roma e Kherson per amore e solidarietà
Fabrizio e Tanya si sono conosciuti prima della pandemia e sono stati divisi dallo scoppio del conflitto: ma lui da allora raccoglie e porta aiuti al popolo ucraino
Fotogallery - Ucraina, il rider diviso tra Roma e Kherson per amore e solidarietà
Questa non è solo una storia d'amore e resistenza. E nemmeno solo una storia di solidarietà. O, forse, essendo tutte queste cose insieme, finisce per essere qualcosa di ancora più grande. L'amore è quello scoppiato, a inizio 2020, tra Fabrizio, rider romano che collabora con Deliveroo, e Tanya, ragazza ucraina che si trovava in vacanza nella Capitale. La solidarietà è quella che ha spinto Fabrizio, una volta scoppiata la guerra, a fare avanti e indietro da Kherson, la città in cui Tanya è tornata per stare vicino alla sua famiglia, per portare aiuti ai bisognosi. La resistenza è quella di una storia d'amore che prosegue oltre le distanze e le macerie di un conflitto.
Conoscersi a Roma - Il principio della storia ha come sfondo Roma. E' il febbraio 2020 e il mondo scoprirà di lì a breve l'incubo della pandemia. Ma quando Fabrizio e Tanya incrociano i loro destini tutto è ancora sui binari della normalità, quella di due persone che si incontrano per le vie della Capitale e iniziano a parlare per caso, per una banale richiesta di informazioni che una turista straniera rivolge a un abitante del posto.
Amarsi durante la pandemia - Ne nascono altre chiacchiere, una conoscenza sempre più approfondita, uno scambio di numeri di telefono e ne viene fuori, alla fine, una storia d'amore. Che ben presto deve fare i conti con lockdown, divieti di uscire e contatti fatti essenzialmente di telefonate e videochiamate ma che mostra subito la sua capacità di adattamento e resistenza. Fabrizio alterna il suo lavoro di rider con Deliveroo ai viaggi in Ucraina per ricongiungersi con Tanya ma ben presto i due scoprono che, passata la fase emergenziale del Covid, le loro vite devono ancora fare i conti con i grandi avvenimenti globali che non riempiono solo le pagine dei giornali ma sconvolgono le vite e la quotidianità delle persone.
Lo scoppio della guerra - Il 24 febbraio 2022, infatti, inizia l'invasione russa dell'Ucraina: scoppia la guerra proprio mentre Fabrizio ritorna da uno dei suoi viaggi a Kherson. E sente di dover fare qualcosa, non solo per rimanere vicino alla donna che ama ma anche per essere solidale, e aiutare concretamente, una popolazione, quella ucraina, che ha imparato a conoscere.
Gli aiuti umanitari - "Grazie all'aiuto di alcuni amici, mi sono attivato per raccogliere generi alimentari e di soccorso e in un paio di giorni siamo ripartiti per il confine polacco per portarli a quanti iniziavano a fuggire dall’Ucraina. Da rider che faceva consegne nella sua città ho iniziato a fare consegne davvero speciali, oltre confine", racconta Fabrizio, che da quel momento ha messo in piedi una vera e propria macchina di aiuti. "Dallo scoppio della guerra ho compiuto complessivamente una decina di viaggi tra Italia, Polonia e Ucraina, per portare aiuti e offrire soccorso, accompagnato dai miei amici ed accompagnando in Italia, al ritorno di ogni viaggio, molte persone in fuga dai territori colpiti dal conflitto. E' stata un'esperienza umanamente emozionante e unica, importante, che mi ha dato tantissimo e che ricorderò per sempre", spiega ancora Fabrizio.
"Ci rincontreremo al più presto" - Anche Deliveroo, il servizio di consegna per cui lavora Fabrizio, è attivo per sostenere l'attività della Croce Rossa in aiuto al popolo ucraino. E tra la solidarietà e gli aiuti concreti, la storia d'amore del rider prosegue, nonostante una situazione sempre più complessa, a un anno esatto dallo scoppio di un conflitto che continua a generare morte, povertà, distruzione e incertezza. "Ci sentiamo ogni giorno per telefono ma siamo sicuri che ci rincontreremo al più presto. Non vediamo l’ora che ciò accada": si conclude così il racconto di Fabrizio, protagonista di una storia d'amore, di resistenza e solidarietà. Ma che forse è molto di più.
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