Ucraina, G7: "Mosca si ritiri da Zaporizhzhia, sostegno ad Aiea" | Tajani: "Ho ribadito a Kuleba che FI sta con Kiev"
I ministri nel loro documento finale: "Avanti con il sostegno all'Ucraina e al suo diritto di difendersi". Alla riunione anche Kuleba: "Avremo i caccia, è solo una questione di tempo. Credete in noi, con il vostro aiuto riusciremo a vincere"
Al vertice di Monaco il G7 auspica il ritiro di Mosca da Zaporizhzhia. Nella dichiarazione finale i ministri "hanno condannato il sequestro e la militarizzazione da parte della Russia della centrale nucleare di Zaporizhzhia" ribadendo "il loro pieno sostegno agli sforzi dell'Aiea". Nel testo si ribadisce inoltre che "non ci deve essere impunità per i crimini di guerra" e si sottolinea "l'impegno a chiederne conto a tutti i responsabili, compresi il presidente Putin". A margine del G7, durante un incontro con Dmytro Kuleba, Antonio Tajani ha fatto sapere di aver ha ribadito al ministro degli Esteri ucraino la posizione dell'Italia e di aver "spiegato che vogliamo la pace e che da parte del mio partito non c'è alcun tentennamento sugli aiuti da dare all'Ucraina".
"Avanti con il sostegno all'Ucraina e al suo diritto di difendersi" Al G7 i ministri ribadiscono dunque "la loro determinazione a continuare a sostenere l'Ucraina nell'esercizio del suo diritto di difendersi dall'invasione della Russia, anche fornendo assistenza militare e di difesa", come si legge nel documento finale della riunione dei ministri alla Conferenza di Monaco, la prima sotto presidenza giapponese, alla quale ha partecipato anche il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba. Il G7, si afferma inoltre nella nota, evidenzia "gli sforzi concertati dei partner del G7+ nel fornire assistenza energetica per mitigare gli effetti dei brutali attacchi della Russia ai civili e alle infrastrutture critiche".
Kuleba: velocità nella consegna delle armi, avremo i caccia In conferenza stampa è intervenuto lo stesso Kuleba, che ha detto: "L'anno scorso la mia parola chiave era armi. Quest'anno le mie parole chiave sono: velocità e sostenibilità nella consegna. Tutto deve arrivare in tempo per essere utile". E ha aggiunto: "Avremo i caccia, è solo una questione di tempi e procedure. Ci vorrà un po' più di tempo rispetto ai carri armati, ma alla fine avremo gli aerei da combattimento. Sono sicuro che il Regno Unito avrà una parte in questo".
"Ci davano per spacciati, ma uniti niente è impossibile" E ancora, il ministro ha aggiunto: "Un anno fa c'era chi ci diceva che non saremmo durati. Che la Russia era troppo forte. Dopo un anno, anche grazie all'aiuto degli alleati, abbiamo dimostrato che uniti niente è impossibile. Per questo dico, dateci fiducia. Vogliamo vincere questa guerra. Credete in noi, abbiate più fiducia in noi. E noi vinceremo. Non siamo piccoli se abbiamo il vostro appoggio. Non credo che questa guerra diventerà uno di quei conflitti congelati. Credo che una parte vincerà e un'altra sarà sconfitta. E credo che l'Ucraina sconfiggerà la Russia".
G7: "Chiederemo conto a Putin dei crimini di guerra" "Non ci deve essere impunità per i crimini di guerra e le altre atrocità, compresi gli attacchi alle popolazioni civili e alle infrastrutture" e le "deportazioni forzate di civili ucraini in Russia", si legge nel documento al termine del G7. Nel testo si ribadisce inoltre "l'impegno a chiederne conto a tutti i responsabili, compresi il presidente Putin e la leadership russa, in conformità con il diritto internazionale" e a "mantenere e intensificare le sanzioni contro la Russia per limitare il suo sforzo bellico".
Tajani: "Ho ribadito a Kuleba che FI sta con Kiev" "Ho parlato con il ministro degli Esteri e ho ribadito la posizione dell'Italia. Ho spiegato che vogliamo la pace e che da parte del mio partito non c'è alcun tentennamento sugli aiuti da dare all'Ucraina". Così il ministro degli Esteri Antonio Tajani, sottolineando che "lavoriamo e abbiamo ribadito la nostra solidarietà. L'ho ribadita al G7 e l'ho ribadita personalmente a Kuleba".
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