LA NOSTRA RECENSIONE

PlayStation VR2: la realtà virtuale entra nella nuova generazione

Sony lancia un nuovo caschetto VR in esclusiva per i possessori di PlayStation 5, con una serie di esperienze virtuali che promettono di offrire un nuovo livello di coinvolgimento

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Sony ha iniziato il 2023 nel migliore dei modi: un adattamento televisivo di grande successo di uno dei suoi videogiochi più amati, un nuovo controller professionale per i fan di PlayStation 5, la conversione per PC di una delle esperienze più convincenti di questa generazione e, tra ormai pochi giorni, una nuova periferica - PlayStation VR2 - che promette di dare il via a una nuova era per gli amanti della realtà virtuale.

Tgcom24 e Mastergame hanno trascorso qualche giorno in compagnia del nuovo headset VR studiato per sfruttare al meglio le peculiarità di PS5, e se quanto visto finora può servire da indizio, l'uscita del visore rappresenterà solo l'inizio di un progetto che promette di essere davvero scoppiettante.

 

UNA NUOVA ERA PER LA VR -

PlayStation VR2 rappresenta la naturale evoluzione per il visore lanciato nel 2016 su PS4. Mantenendo un design simile, che alternando bianco e nero richiama l'estetica di PlayStation 5, il nuovo headset creato da Sony rinuncia a tutti gli orpelli e accessori per offrire un'esperienza molto più accessibile che si basa su alcuni sistemi molto intelligenti per ridurre al minimo l'ingombro e permettere davvero a chiunque di sperimentare le meraviglie di questo mondo.

Dimenticate, dunque, le telecamere esterne, i sensori colorati e le scatolette aggiuntive da collegare tra console e televisore: basta un semplice cavo (PS VR2 include un cavo da circa cinque metri che si adatta sostanzialmente a tutte le esigenze) per trasferire tutto ciò di cui c'è bisogno per proiettare il giocatore in un mondo virtuale da esplorare passo dopo passo. Il visore sfrutta un complesso sistema di sensori e telecamere per identificare la posizione nello spazio, che funziona benissimo a prescindere dalle condizioni d'illuminazione della stanza (ma ricordate di accendere almeno una luce, anche non troppo luminosa, nelle sessioni notturne).

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Le quattro telecamere integrate, posizionate sulla parte frontale della visiera, consentono infatti di rilevare lo spazio circostante con grande precisione, mentre il nuovo sistema di aggancio a due vie permette all'utente d'indossare PS VR2 con maggiore comfort rispetto al modello precedente: si allontana la visiera, si estende la lunghezza dell'archetto e, una volta indossato il caschetto, si adatta la "vestibilità" grazie al pratico controllo regolativo che consente di gestire con precisione la posizione sul cranio.

Il pulsante sulla destra della visiera consente di allontanarla o avvicinarla agli occhi (permettendo, così, anche a persone munite di occhiali di godersi il visore senza problemi), mentre una pratica rotella sulla sinistra della visiera dà modo di regolare la distanza delle due lenti Fresnel (il cui campo visivo è di 110 gradi), così da adattarsi a quella delle pupille e garantire una messa a fuoco ottimale in qualsiasi condizione. All'interno della visiera, poi, c'è un sensore che permette di tracciare la posizione degli occhi: così facendo è possibile sfruttare lo sguardo per compiere delle azioni o per mettere a fuoco un punto preciso nello spazio virtuale.

 

Studiato appositamente per la nuova console ammiraglia dell'azienda giapponese, il caschetto è accompagnato da due controller inediti chiamati VR2 Sense, che ereditano dal joypad DualSense di PlayStation 5 alcune idee e intuizioni votate a favorire un coinvolgimento più elevato ed esperienze più avvolgenti. Nella confezione, assieme al visore, trova spazio una coppia di controller e un cavo per la ricarica della loro batteria integrata (sfortunatamente toccherà ricaricarli uno alla volta, a meno che non decidiate di acquistare un cavo extra o il dock proposto da Sony per la ricarica di entrambi), oltre al manuale d'uso e a un auricolare stereo da applicare al caschetto per ascoltare l'audio tridimensionale.

PIÙ COINVOLGENTE CHE MAI -

Basta collegare il visore direttamente alla porta USB-C di PS5 per iniziare: una nuova schermata nel sistema operativo guida l'utente ad accoppiare i controller VR2 Sense (è necessario collegarli uno alla volta con il cavo in dotazione) e a configurare l'area di gioco, delimitando il perimetro e rimuovendo eventuali ostacoli tramite un processo di addizione e sottrazione molto intuitivo che consente di rimuovere eventuali zone dall'area di gioco (utile in presenza di mobili o qualora aveste bambini e animali in giro per casa) senza correre rischi.

 

Una volta selezionata l'altezza della stanza e del pavimento, il gioco è fatto. Alcuni titoli, si pensi a Gran Turismo 7 o Kayak VR: Mirage, possono richiedere al giocatore di utilizzare il visore PS VR2 da seduti: in questi casi è possibile creare un perimetro temporaneo (di circa 1x1 metro) da utilizzare saltuariamente, o salvare la configurazione e decidere di affrontare tutte le esperienze VR in questa posizione. In alcuni casi, ad esempio in Horizon: Call of the Mountain, ciò porta a rinunciare ad alcuni degli elementi più coinvolgenti concepiti dagli sviluppatori per l'esperienza in VR: il rischio, peraltro, è di aumentare le probabilità d'incappare nel temuto effetto "motion sickness".

Una volta indossato il caschetto e avviato lo spin-off in realtà virtuale di Horizon, si fa presto ad apprezzare le peculiarità del nuovo PlayStation VR2: i due schermi OLED da 2000 x 2040 pixel per occhio rendono l'impatto con l'affascinante mondo di gioco incredibilmente elevato, la tecnologia HDR enfatizza i colori saturi del Dominio Carja in cui si muove il protagonista Ryas, il motore aptico integrato nell'archetto del visore sorprende con delle vibrazioni più o meno intense ogni volta che una Macchina si presenta nello scenario o che un gigantesco Collolungo ci sovrasta con la sua incredibile stazza. La sensazione di trovarsi effettivamente proiettati in quel mondo è tale da restare puntualmente a bocca aperta.

 

La situazione migliora ulteriormente quando si sperimentano le potenzialità dei due controller VR2 Sense, che grazie alle funzioni prese in prestito da DualSense offrono una vasta gamma di esperienze sensoriali che emulano quanto avviene nel visore: i grilletti adattivi simulano la tensione della corda di un arco al momento di scoccare la freccia, il feedback aptico rende ogni passo percettibile grazie alle sue microvibrazioni, i sensori di movimento integrati nei due controller contribuiscono a rendere ogni movimento perfettamente riprodotto all'interno del videogame. Il giocatore, insomma, diventa il vero protagonista di un'avventura che non smette mai di stupire.

Tra scalate e salti, schivate e combattimenti, Horizon: Call of the Mountain riesce a proiettare il giocatore nel mondo post-apocalittico creato da Guerrilla Games e Firesprite, facendo avvertire la fatica del protagonista ogni singola volta che cerca di raggiungere un appiglio un po' più distante, che deve aggrapparsi a una fune sospesa nel vuoto, che deve capire come dominare una montagna la cui vetta sembra puntualmente troppo distante. E quando si arriva a combattere contro quelle gigantesche Macchine, la soddisfazione d'incoccare una freccia e colpire il bersaglio è assicurata dal mix di stimoli audiovisivi e sensoriali che vengono emessi in concerto da PlayStation VR2, i suoi controller VR2 Sense e le cuffie.

 

PlayStation VR2 rappresenta un gigantesco passo in avanti rispetto al primo visore di Sony per PS4 e sebbene il prezzo per molti possa apparire eccessivo, i 599,99 euro richiesti dall'azienda sono ampiamente giustificati dalla qualità e dalla profondità delle esperienze che è possibile vivere lasciandosi trascinare all'interno del caschetto. Con più di trenta giochi disponibili al lancio del 22 febbraio, inclusi pezzi da novanta come Gran Turismo 7 e Resident Evil Village (che dà ai giocatori la possibilità di completare l'intera campagna in VR), il nuovo visore di PlayStation arriva sul mercato con una vasta gamma di esperienze in grado di soddisfare tutti i gusti.

Sarà importante per Sony, in tal senso, continuare a supportare a lungo il progetto, perché le potenzialità per dar vita a un prodotto di successo ci sono tutte: non resta che attendere per scoprire quali altri franchise di spicco, tra quelli realizzati dagli studi first-party PlayStation, faranno il salto al mondo VR per dar vita a nuove esperienze sempre più coinvolgenti.