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La realtà virtuale secondo "Target" nel 1993

Il rotocalco parlava di "un mondo fantastico dove tutti i limiti imposti dalla realtà fisica delle cose verranno superati"

" L'affare del ventunesimo secolo". Così, nel 1993, "Target" parlava di realtà virtuale, sottolineando le innumerevoli strade che avrebbe aperto all'essere umano.

"Sarà in grado di proiettare sulle nostre percezioni sensoriali un mondo fantastico dove tutti i limiti imposti dalla realtà fisica delle cose verranno superati", si afferma nel servizio del rotocalco televisivo, ideato da Gregorio Paolini e andato in onda dal 1993 al 2000 su Canale 5.

"Sono in tanti a ipotizzare che le immagini sintetiche fornite dai calcolatori diventeranno esse stesse dei mondi fantastici in cui potremo giocare, lavorare, avere relazioni sociali e persino sessuali", continua il pezzo, entrando anche nello specifico del meccanismo. "La totale immersione nelle video immagini si ottiene con uno speciale casco munito di un visore interno e di un guanto collegato al calcolatore da appositi sensori".

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