Nel 1989 a "Superclassifica Show" Paul McCartney parlava a Maurizio Seymandi di Elvis Costello, con cui aveva collaborato nel suo diciassettesimo album "Flowers in the Dirt". "Lui è molto bravo e mi rende facile il lavoro - rivelava MacCartney - parla molto, sicuramente, ma anche io parlo molto, quindi è perfetto. Lavoriamo scambiandoci le rispettive idee, è un 50 e 50".
Un metodo di lavoro, quello di Costello, che al cantautore inglese ricordava John Lennon: "Elvis ha delle forti opinioni, dice le cose per quel che sono, e John era simile. Lavorare con lui è stato un po' come lavorare con John. Inoltre, tutti e due hanno gli occhiali".
"È un disco all'insegna della spontaneità perché essere spontanei è meglio che essere seri", spiegava McCartney a proposito del suo ultimo lavoro, il 17esimo, specificando di non essere scaramantico: "Il 17 è un buon numero per me, molto buono".